Scenografa di teatro e televisione, di origini toscane vivo a Milano, parallela a questa professione la pittura e la scultura, divenuta la principale.
“Ogni ambito artistico ha un potenziale unico per favorire una profonda crescita interiore e professionale. La mia scelta di dedicarmi alla scenografia nasce dall’incontro di due passioni essenziali: il desiderio di dare vita, attraverso il disegno, a mondi immaginati e il coinvolgimento in un processo creativo che supera i confini del conosciuto. Che si tratti di una scenografia o di un’opera pittorica, ciò che mi affascina è l’intreccio tra creatività e razionalità che si sprigiona durante la realizzazione di un progetto. È l’emozione di concepire un’idea, di visualizzarla su carta e, infine, di vederla prendere forma nel mondo reale. È una sensazione sublime, un invito a esplorare senza limiti, perché l’immaginazione, in fondo, è libera e illimitata.”
“Ogni mia creazione inizia da pochi tratti abbozzati su un foglio, che si trasformano in un progetto finale attraverso un processo creativo ricco di rigore e fantasia. La mia pittura, invece, è un’esperienza liberatoria, uno spazio dove posso estraniarmi da ogni convenzione produttiva. Dipingere diventa un viaggio personale, un momento in cui non ci sono stili imposti né aspettative da rispettare. Sebbene io ami l’astrazione, il genere figurativo “fuggevole” mi risuona profondamente. Traendo spunto da scatti fotografici che catturano l’emozione di un istante, cerco di riprodurre non solo l’immagine, ma anche l’essenza emotiva che la permea, andando oltre il semplice momento congelato.”