Magaly Arocha Rivas nasce nel 1968 a Caracas. Dopo il liceo scientifico e gli studi universitari, vince il concorso diplomatico e si trasferisce presso la Santa Sede. Da sempre appassionata d’arte, a Roma frequenta lo studio dell’artista Ninni Verga nel quale affina la tecnica pittorica. Vive a Caracas e a Napoli, città che per certi versi ricorda la città d’origine: caotica e colorata. L’amore per la sua terra, i frequenti viaggi e la vicinanza rispetto a culture differenti influiscono sul suo essere artista. Quando, nel 2011 arriva il trasferimento a Caracas, Arocha Rivas decide di rifiutare, lasciare la carriera diplomatica e restare in Italia per dedicarsi alla famiglia: si stabilisce a Bologna, dove vive e lavora, e riprende a studiare disegno, trovando così la sua nuova identità come pittrice figurativa. Partecipa a mostre ed eventi in diverse realtà culturali: partecipa al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti a Seravezza nel 2019 dove l’opera Niña Yanomami Venezuela riceve la menzione d’onore nella Sezione Pittura. Un anno dopo, viene premiata per il dipinto Picardía in clausura all’interno del Premio Italian Art Festival a Selvino. Nel 2021, vince il Biafarin Prize durante la settima edizione di Prisma Art e partecipa all’esposizione online di realtà aumentata “Da Beatrice a Cecilia con gli occhi del domani”, patrocinata da amaci. Nel marzo 2023 inaugura la mostra personale “Nosotras. Ritratti di Donna” alla Galleria Il Punto di Bologna e in autunno, prende parte all’evento “Indios. Guardiani della foresta” negli spazi di the rooom. A novembre, partecipa alla mostra collettiva “You belong. Storie d’identità”, all’interno della fiera torinese Paratissima Eye Contact, e all’evento di arte digitale bolognese “Big Impact Days” organizzato da Gea Vision. A febbraio 2024 risulta vincitrice del contest  “She Arts” promosso da Teelent Art con l’opera Amicanza e a marzo partecipa alla mostra collettiva “Perché donna”, Galleria Furio, Foiano della Chiana