Barbara Crimella

Saronno, Varese
Biografia

Scultrice, pittrice, performer, curatrice d’arte e costumista, nata a Rho (MI) nel 1973.
Vivo e lavoro tra Saronno e Milano.
La mia ultima ricerca è incentrata sulla creazione di sculture e installazioni in grado di creare una sorta di
Sospensione temporale, attraverso cui possiamo entrare in connessione con la nostra interiorità e il
paesaggio che ci circonda sia esso naturale sia urbano.
È il luogo stesso che ci racconta e chiede mentre noi stessi sentiamo la forte esigenza di ascoltarci
entrando in relazione con noi stessi.
Grazie ad una sintesi tra gli elementi naturali, il luogo con le sue caratteristiche storiche, sociali ed
economiche e noi stessi con le nostre tensioni e bramosie, le forme , i volumi, i vuoti e le ombre si
comporranno in un ordine stabilito dal desiderio.
Da qui nasce una sorta di piega, che io definisco ” le pieghe dell’anima”
La diverse forme delle “Pieghe dell’anima”, riescono a descrivere un viaggio interiore che grazie al
silenzio della natura ci dona sospensione e atemporalità, data dalla sua bellezza e perfezione,
permettendoci di sentire il rumore provocato dal groviglio dei ricordi in atto di “materializzarsi”.
Le “pieghe dell’anima” possono essere descritte come una forma capace di sintetizzare attraverso un
volume unico i nostri strati psicologici e diventare elemento di esaltazione del paesaggio sia all’interno di
noi stessi che all’esterno, creando una sorta di dialogo, un paesaggio-ponte in cui perdersi tra le sue
sfaccettature.
Diversi i materiali con cui mi relaziono, ne rimango sempre affascinata siano essi elementi presi dalla
natura come il bamboo, rami abbandonati, foglie, muschi che con la loro spontaneità e biodiversità,
saggezza e capacità di adattamento alle circostanze della vita sono la vera fonte di ispirazione, Siano
essi metalli, provenienti dalla terra, caldi e taglienti, spigolosi e brillanti capaci di riflettere tutto ciò che ci
circonda, ma anche ciò che non vediamo attraverso la sua conducibilità di interiorità. Le plastiche come il
plexiglass che solo o insieme ad altri materiali ne evidenzia la purezza della luce e disegna nello spazio
confini che ci permetteranno di affacciarci alla Realtà del paesaggio.
Inoltre tessuti, resine, siliconi, terre, la meravigliosa carta, vetro …un infinità di materiali, colori che mi
permettono tutti i giorni di innamorarmi della scultura, dal mio desiderio di relazionarmi con lo spazio
attraverso l’interiorità e poter far rivivere anche agli altri queste sensazioni attraverso le tensioni delle
mie forme.