Marjan Moghaddam

Fotografo
Torino, Italy
Biografia

Mi chiamo Marjan Moghaddam e sono una fotografa iraniana nata a Teheran nel 1976, ma vivo in Italia ormai dal 1997.
La mia ricerca si concentra su temi come la diversity, equity and inclusion, la memoria, la tolleranza, l’identità culturale, l’integrazione sociale e i diritti umani; con i miei scatti tento sempre di catturare le emozioni e mettere al centro l’essere umano e la sua realtà. Con i soggetti fotografati cerco di stabilire un dialogo, capire i loro stati d’animo e mettendomi in ascolto desidero instaurare un rapporto empatico e spontaneo.

Il mio più recente progetto è “IL ROMANZO DI UNA VITA – Un viaggio fotografico attraverso sguardi, gesti, parole e ricordi di anziani, espressioni della nostra memoria” esposto nel 2023 prima alla Fondazione Colonnetti di Torino e successivamente all’Archivio di Stato di Torino.

Ho appena concluso un progetto in collaborazione con l’Ospedale Molinette di Torino dal titolo “IO ATTRAVERSO TE” che affronta il tema della donazione del sangue come gesto di generosità e consapevolezza. Il progetto sarà esposto da luglio a dicembre a Torino in diverse location cittadine, fra le quali anche la Palazzina di Caccia di Stupinigi e l’Archivio di Stato di Torino.

Sto inoltre concludendo due progetti:
(i) sulle donne straniere in Italia. Si tratta di un progetto fotografico dedicato alle donne straniere trasferitesi in Italia ed il titolo provvisorio al momento è «INTREPIDE. Storie di donne, viaggi, sogni ed avventure» Il progetto raccoglie le foto di donne che hanno lasciato il Paese di origine per raggiungere ognuna il proprio sogno. E’ un fotoracconto per cui oltre agli scatti ci saranno alcuni pensieri e riflessioni delle protagoniste riferiti alla propria storia personale. Attraverso alcune immagini e una brevissima conversazione con ogni donna vorrei far emergere gli eventi salienti della vita di queste donne eccezionali.
(ii) Iran. Famiglia, vita, libertà. In Iran, la famiglia rappresenta il cuore pulsante della vita individuale, un intreccio di legami profondi che attraversano le generazioni e si fondano su mutuo sostegno e un profondo senso di comunità. Questo concetto di famiglia, ben più ampio di quello occidentale, abbraccia parenti stretti, affini e amicizie consolidate, dando vita a un microcosmo che nutre un forte senso di appartenenza e favorisce la collaborazione sociale. La rete familiare offre un solido supporto emotivo, sociale ed economico, che si concretizza in frequenti riunioni, celebrazioni condivise e reciproca assistenza nei momenti di difficoltà.
Le famiglie iraniane si contraddistinguono per relazioni profonde e intricate, basate su amore, rispetto e reciproco sostegno. La vita quotidiana, all’interno e all’esterno delle mura domestiche, è influenzata da un intreccio di fattori culturali, sociali, economici e politici. Tra le mura domestiche, l’ambiente è un rifugio sicuro e confortevole, dove i membri della famiglia possono esprimere liberamente la propria personalità. Al di fuori, le norme sociali e culturali possono assumere un carattere più rigido. Tuttavia, è proprio in questi contesti, in particolare all’interno del nucleo familiare, che le persone trovano il modo di affermare la propria libertà esprimendo la propria individualità.
Il mio progetto fotografico si concentra su questi contesti di ordinaria vita quotidiana all’aria aperta, riprendendo momenti di condivisione, gioia, svago e semplicità. Attraverso queste immagini, il progetto mira a promuovere il dialogo interculturale e la comprensione reciproca, sfidando gli stereotipi e offrendo una prospettiva umana e emozionante sulla vita nel paese. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’osservatore sulla complessa realtà dell’Iran, mostrando la forza dei legami familiari e la bellezza della vita quotidiana, che, sebbene possa sembrare distante dall’Occidente in taluni aspetti, in altri è sorprendentemente vicina a noi.

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