Max Olmi

Gualtieri, Reggio Emilia
Biografia

Max Olmi nasce a Gualtieri (R.E.) nel 1963, in piena pianura Emiliana .
Dopo gli studi avvia la sua attività portando avanti la passione per il design e l’Arte , apre una Agenzia di commercio mobili e accessori di design .
Autodidatta, dipinge da sempre, e questa passione per l’arte lo porta a collaborare con diverse gallerie ed a intraprendere studi di architettura e arte contemporanea.
Viaggiando molto per lavoro, sfrutta i momenti liberi per praticare uno dei suoi hobby preferiti, il golf, e sarà grazie a questo, giocando in meravigliosi campi da golf nel mondo, che troverà l’ispirazione .
I primi lavori di Max sono Pop Art, genere che da sempre ha amato: particolari di fumetti Vintage, riprodotti su tele di grandi dimensioni, o parti di edifici in stile ingrandendoli e dipingendoli con tecniche miste .
Nel mentre conosce e affina l’uso dei colori acrilici, studia il surrealismo , la fumettistica in generale, la Street Art.
Oltre a studiare i grandi Maestri del passato ammira in particolare : Picasso , Dalí, Modigliani, De Chirico..
Fonti di ispirazione: Roy Linchtenstein, Andy Warhol, keith Haring , David Hockney, Romero Britto, James Rosenquist, ammira molto anche Edward Hopper , Tamara de Lempicka.
Segue anche i grandi illustratori .
Il Golf, oltre ad essere autentica passione, diventerà in parte anche lavoro, e lo immergerà in paesaggi nel mondo dove gli scenari fantastici saranno per Max fonte d’ispirazione .
I percorsi golfistici infatti caratterizzano le sue opere .
Nelle tele c’è l’intenzione di rappresentare le emozioni di quei meravigliosi paesaggi ma anche qualcosa di diverso.
Con il suo stile Pop e surrealista allo stesso tempo, si assiste alla trasformazione di questi scenari:
le tinte sono forti e le linee che definiscono i paesaggi nette e pulite.
Colori accesi spesso complementari aumentano la sensazione di contrasto facendoli così vibrare tra loro e creando una forte atmosfera .
L’intensità della luce vuole suscitare forti emozioni all’osservatore, il percorso diventa un sogno surreale, una fiaba intrisa di colori accesi dolci e forti allo stesso tempo .
Osservando ancora si percepisce anche una sensazione retrò: dove le presenze umane ricordano forme fumettistiche Anni 50/60, oppure navi o edifici dalle atmosfere romantiche.
La sensazione è di trovarsi all’interno di mondi pervasi da una ridente nostalgia , trasmettendo subito serenità .
L’osservatore si sente accompagnato a seguire un percorso, verso una bandierina oppure verso una nave lontana che lo porta a immaginare una meta, una strada da percorrere in un mondo suggestivo, onirico, fiabesco, nostalgico .

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