Ocimum Basilicum

205,00 

LuMa

Tecnica: tavola grafica
Anno: 2024
Dimensione: 70cm x 50cm
Descrizione: L’Opera “Ocimum Basiculum” è la rappresentazione di una metamorfosi contemporanea.
Il protagonista, accucciato in una stanza troppo piccola per le sue dimensioni, sembra ispirarsi alla posizione
di Narciso rappresentato da Dalì nella sua Metamorfosi.
Soggetto della metamorfosi diventa l’uomo contemporaneo che viene rappresentato nella sua quotidianità,
intento a compiere un gesto semplice. Ha sul volto un visore e in mano una Kinect che porge verso un
recipiente vuoto. La MetaHouse che lo ingabbia è una realtà piatta, spoglia, monocolore, priva di vita,
troppo stretta da impedirgli qualsiasi libertà di movimento.
Al contrario di quanto l’osservatore può vedere, l’uomo contemporaneo non percepisce lo spazio attorno a
sé ma, munito di visore e Kinect, si proietta in un universo parallelo molto più accogliente e vivido di quello
reale. Un’operazione apparentemente priva di significato come quella di prendersi cura di un recipiente
vuoto, diventa azione concreta nel metaverso dove il protagonista annaffia una pianta di basilico. È in
questo universo virtuale parallelo in cui si proietta, che tutto acquista senso ed è qui che il soggetto
acquisisce potenzialità e capacità di azione. Tutto viene percepito come vivido, spazioso, pieno di energia;
al contrario la vita reale diventa unicamente una scatola priva di contenuto.

Ma cosa si nasconde dietro a questa illusione? L’autore inserisce un QR code connesso ad una nota pagina
web, da cui il protagonista attinge tutte le informazioni necessarie per far crescere la sua piantina di
basilico. In tono sarcastico e canzonatorio rimanda ad un’indicazione scontata per l’osservatore che, al
contrario, diventa necessaria al soggetto dell’opera per portare a termine il suo compito.
La metamorfosi dell’uomo contemporaneo causa una regressione delle capacità di azione del soggetto.
L’uomo contemporaneo è apparentemente felice in una realtà parallela ma di fatto sta abbandonando
quelle capacità che esso stesso ha acquisito con fatica nel corso del tempo.
Una semplice pianta di basilico diventa una pianta erbacea con una complessa nomenclatura latina
“Ocimum Basilicum”, ed un’operazione così elementare come quella di annaffiarla necessita ora del
supporto di un database di informazioni per poter essere compiuta.
L’autore lascia aperto un interrogativo: quante piantine di basilico saranno lasciate morire, per dedicare del
tempo a dei recipienti vuoti?

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