Nata e cresciuta nelle campagne di Montecalvo Irpino, un piccolo paesino della provincia di Avellino, in luoghi dove l’immaginazione si perde al contatto con la Natura e si alimenta delle legende e dei miti che la tradizione rurale ha conservato intatti, Anita Genca sviluppa la sua passione per la pittura nell’ intento di fissare, come in una fotografia, la bellezza che la circonda.
Negli anni dell’adolescenza, studi approfonditi presso il Liceo Artistico di Benevento, le permettono di acquisire un’elevata tecnica che la porta verso la ricerca di una forma artistica più profonda.
Giunta poi a 18 anni a Roma, Anita viene assorbita dalla nuova ed artificiosa realtà, travolta dallo splendore artistico che irrompe davanti a lei, facendo riaffiorare con maggior intensità i colori e le percezioni della sua infanzia.
L’ esperienza romana, insieme agli studi presso l’Accademia di Costume & Moda di Roma, in seguito presso la Comics nel corso di illustrazione, finendo con un corso di abilitazione come tatuatrice presso la Fashion Look di Roma, le consente di creare un arte personale e libera che si compone di sensazioni che fluttuano tra la meraviglia degli spazi artificiali e la cultura delle sue origini, ormai così distante.
La pittura diventa magazzino del vissuto e narrazione del presente, diventando popsurreale, in cui i racconti dell’ infanzia si confrontano con il cinismo e la futilità di una società artefatta.
Le opere di Anita esprimono la condizione femminile odierna, capace di svelare all’osservatore che anche il bello ha la sua contropartita.
Ogni personaggio è spiato nella sua fragilità, nel momento in cui, smessa la maschera, mostra la sua frustrazione verso una vita che si rivela come un ingranaggio infinito, nel quale si rimane intrappolati.