Sono Cristiana Bezerra de Menezes Signorelli, fine art photographer e le mie radici si intrecciano tra Sud America ed Europa, sono metà-italiana e metà-brasiliana, nata in Ecuador, nel1986.
Porto con me questo patrimonio culturale, riflettendolo in ogni fase del mio percorso umano e artistico. Attualmente vivo a Roma, città che nutre la mia creatività e rappresenta un viaggio costante, tanto fisico quanto emotivo.

Il mio lavoro si focalizza sulla decostruzione dei fondamenti del sogno ed analizza la condizione esistenziale dell’uomo. Ispirandomi ad artisti come Maya Deren, Claude Cahun, Michal Pudelka e Marc Chagall, esploro l’identità e la dualità dei soggetti, l’assenza di confini spazio-temporali, e la distorsione cromatica degli spazi.
Sia con la fotografia analogica che digitale, a volte unite in un’unica immagine, cerco di rappresentare il sottile confine tra realtà e immaginazione. Il mio processo creativo è meticoloso, dalla scelta dei soggetti e dei mezzi alla fase di post-produzione, dove l’editing diventa cruciale per sfumare i limiti tra l’etereo e il materiale, stimolando riflessioni sulla complessità e le infinite possibilità della realtà.

Il mio percorso inizia con una laurea in fotografia, che mi ha portato a collaborare con studi e enti nel settore, approfondendo la moda, la pubblicità e la fotografia di set cinematografici. Dopo una borsa di studio in Business Communication all’Università di Siena, ho ricoperto ruoli come photographer manager, art director e insegnante di fotografia, esperienze che hanno alimentato la mia ricerca artistica, e guidato verso la fotografia d’arte.
Dal 2021, la mia produzione si concentra su progetti che decostruiscono il soggetto e il suo contesto, come Color Against Concrete (2021-2022), The Blind Sharer (2023), Absurd Sculptures (2024), Black Sonata for Vivaldi (2025). Oggi, il mio lavoro è presente in gallerie interattive come Artsy e ArtRewards, sempre orientato verso una ricerca concettuale e estetica profonda