Quando ho iniziato a dipingere, in età piuttosto matura, ho trovato nei colori e nella morbidezza dei pennelli un rifugio per le mie inquietudini, preoccupazioni; un rifugio anche dai dolori perchè stendere il colore mi dona pace ed energia.
Dipingo prevalentemente di sera o notte perché il tempo durante il giorno fugge via e i miei colori raramente vi trovano posto.
Ma la sera, a volte la notte, pennelli e colori prendono vita, donandomi una luce che mi proietta in altre dimensioni.

A sessanta anni mi feci un regalo che era una sfida; mi iscrissi a un corso di Arteterapia del Colore secondo il metodo Stella Maris, una scuola che si basa sulle scienze di quell’incredibile maestro, genio, filosofo e studioso che è stato Rudolf Steiner.

Da lì la svolta; il colore mi ha manifestato la sua natura e io, non solo l’ho compresa ma, l’ho accolta come un grande dono.
I miei quadri hanno preso e donato “nutrimento”.
I colori che uso, prevalentemente in forma decisamente materica, sono diventati forti ma al tempo stesso delicati e, per chi li ha accolti nella loro casa, fonte di piacere, rilassamento e pace.

Da qualche anno, come volontaria della Fondazione per la Salutogenesi ETS di Bologna, di cui sono anche vice presidente vicario, conduco laboratori per anziani con problemi psichiatrici e di relazione e per persone con ritardo cognitivo.