L’arte è un diario che parla di me e delle persone che sono entrate in contatto con ciò che creo.

“Che cos’è per te l’arte?”
Questa è una domanda che mi è sempre stata posta e tutte le volte mi sono sempre trovata in grande difficoltà nel rispondere. Non sono mai riuscita a trovare le parole adatte perché sarebbero state troppe. Nonostante ciò tempo fa mi sono imbattuta in una frase semplice che racchiudeva tutto quello che avrei voluto dire:

“L’arte è un diario della propria vita.”

L'arte è un diarioUn diario in cui al posto delle parole si usano i colori, ma al cui interno sono presenti i nostri sogni, desideri, paure e sentimenti che riflettono quello che effettivamente siamo, senza troppi artifici.

Con le parole è possibile ingannare e dare una immagine di sé differente, distorta da quello che realmente siamo. Con l’arte non è possibile in quanto è difficile plasmare e cambiare un’emozione se non la si sente davvero.
Perciò sì, l’arte è il mio diario, un diario che non racchiude solo me, parla anche di tutte le persone che sono entrate in contatto con ciò che creo.
Qualcuno si è soffermato, qualcuno è passato oltre con indifferenza, qualcuno invece ha deciso di portarla nella sua vita e di raccontarmi quanto fosse felice di questo incontro.

Mi piace sempre ricevere feedback da chi compra le mie opere,  scoprire dove andranno a stare, conoscere la loro storia…

Questo mi consente di poterle immaginare successivamente e di poter placare un po’ quel senso di vuoto che una vendita genera. Per quanto sia bello vendere un’opera c’è sempre quella sensazione di difficoltà nel lasciarla andare. Perché, in fondo, è una pagina della tua vita che va via.

Ultimamente mi ha colpito un signore che ha comprato una mia opera che ritrae una ragazza che sorride con i capelli scompigliati dal vento. Dopo averlo ricevuto mi ha mandato una mail in cui mi diceva “Grazie per il suo dipinto, ogni mattina quando prenderò il caffè guarderò quella ragazza sorridere”.

Quando ho letto le sue parole, mi sono emozionata. Non mi ero resa conto di quanta influenza potesse avere l’arte nella vita delle persone, e quanto potesse influire in maniera così positiva sull’umore.

Con questa premessa, non ho potuto non aderire al movimento di Artàporter.
Artàporter è quel qualcosa in più che ci consente di vivere l’arte a pieno nella nostra quotidianità.
Un progetto che porta l’arte nella vita delle persone, nei luoghi comuni in cui alle volte ci rifugiamo dalla frenesia delle nostre giornate. Davanti ad una tazza di caffè, durante un pranzo veloce oppure dal parrucchiere, questi sono i luoghi dove ora sarà possibile alzare lo sguardo e vedere alle pareti opere d’arte non più confinate soltanto nei musei, nelle gallerie o nelle mostre private.

Mi piace pensare che questo possa fare la differenza, che in piccola parte un’opera d’arte potrà migliorare la giornata di qualcuno rendendola più leggera.

Elisa Bonotti

Scopri le opere di Elisa Bonotti: https://artaporter.it/artist/elisa-bonotti/

 

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