Roxana Caballero è un’artista multidisciplinare con un forte orientamento decorativo. Da oltre vent’anni, Roxana sperimenta tecniche e materiali diversi, dando vita a opere caratterizzate da texture, movimento e colore. La sua ricerca l’ha portata a esplorare anche l’arte fluida durante il periodo vissuto in Argentina, il suo paese d’origine. Di radici italiane, oggi Roxana ha scelto l’Italia come casa, continuando il suo percorso artistico e condividendo la sua passione attraverso l’insegnamento.

Artàporter ha avuto il piacere di intervistare l’artista per approfondire il suo percorso e la sua visione dell’arte.

 

Cosa rappresenta l’arte per te?

Per me l’arte è bellezza. Anche se non è sempre bella.
L’arte è il modo di esprimere il nostro io interiore e ci dà anche la possibilità di creare nuovi mondi, che sia attraverso la scrittura, un dipinto, una scultura, un’illustrazione o un semplice oggetto decorativo.
Senza arte la vita è piatta e troppo “reale”. L’arte dà all’umanità la possibilità di trascendere, e questo è qualcosa di unico e innegabile, l’unica forma possibile di immortalità.

Come e quando ti sei avvicinata all’arte?

L’arte mi attraversa, mi esprimo attraverso i disegni, i dipinti, l’arte teatrale e l’artigianato da quando ho memoria, in realtà dalla prima scuola. A casa lavoravo sempre con i colori, esploravo i materiali, collage, mi “vestivo” per rappresentare qualche personaggio, recitavo in tutti gli eventi scolastici.
Già all’età di 12/13 anni realizzavo piccoli dipinti e oggetti utilitari da vendere nei negozi vicini, presso il lavoro di mia madre e tramite contatti.
Non ho fatto arte alla scuola superiore perché all’epoca non c’era, ma ho fatto scuola commerciale, che mi è servita per tutta la vita.
Da quel momento in poi, tutto è stato arte… in molti modi.
Ho studiato recitazione e graphic design. Insegno arte decorativa da 22 anni.

Qual è la tua maggiore fonte di ispirazione?

 Natura, forme organiche, gli animali, i volti, le espressioni, lo sguardo, colori e texture.

I riferimenti artistici e culturali che ti hanno maggiormente influenzato nel corso del tempo?

Quando frequentavo la scuola superiore ero sempre attratta dalle civiltà egizia, greca e micenea.
Quando ho studiato disegno grafico ho approfondito tutto il resto e mi sono innamorata dell’Art Nouveau per le sue forme curve ispirate alla natura. Amo l’opera di Anatoni Gaudì, ed entrambi hanno avuto una grande influenza su di me.
Nel 2001 sono partito per un viaggio in Spagna, Italia e Grecia, zaino in spalla e da sola, per vedere di persona ciò che avevo studiato.
Trovo molto interessante anche l’opera di Klimt, che ho potuto vedere dal vivo solo l’anno scorso, ora che vivo in Europa.
Altri artisti che mi ispirano sono Dalí, Miró, Da Vinci, Van Gogh, Mucha, Toulouse Lautrec, ecc.

Quali emozioni speri di suscitare negli osservatori delle tue opere?

La gioia, la gioia del colore.
Freschezza, la freschezza del momento catturato in un’immagine, in una texture, in un colore o nell’incomparabile miscela di tutto ciò.
Dolcezza e tenerezza, attraverso gli animali, che adoro e che mi sembrano la cosa più sincera che possiamo trovare sul nostro cammino.
Passione, di tutti i tipi.
O anche lasciarvi pensando…

C’è un messaggio particolare che cerchi di comunicare attraverso le tue opere?

Le mie opere sono legate ai momenti, alle cose che mi piacciono e che apprezzo nella vita, nella natura:
l’istante in cui il vento salato della spiaggia ti colpisce in faccia, l’acqua fresca sui tuoi piedi immersi in riva al mare, il profumo dell’erba appena tagliata o della pioggia che sta per cadere o della primavera quando sbocciano i primi fiori, l’alba e il tramonto, quella costante ed eterna nascita e morte, i colori delle stagioni, l’amore, la passione. E in alcune opere uso la mia voce più ironica, quella che usavo per scrivere quando scrivevo, e trasmetto opinioni agrodolci su argomenti di cui mi interessa parlare.

Qual è il ruolo dell’imperfezione nella tua arte?

Quando dipingo, raramente disegno prima. Non lavoro sulla perfezione, le mie tecniche sono più spontanee. Sì, cerco un equilibrio, come nella vita.
Mi piace partire dalla macchia, dalla miscela dei colori, dalle sfumature…
A volte i miei lavori restano incompiuti per un po’, quando sento che manca loro qualcosa… e aspettano finché un giorno li guardo e dico: “So cosa ti si addice!” e poi lo finisco. Guardo “cosa mi chiede il lavoro” ovvero cosa manca per trasmettere ciò che voglio.
Nella mia tecnica “Effetto Gaudí” lavoro su un disegno, en questo caso è necessario, e gioco con i colori per generare volumi, luci e ombre attraverso la dimensione e il ritmo della goccia. (verso gocce di lacca per vetro colorato a solvente su una superficie di colla vinilica con additivi).

L’arte di Roxana Caballero è un viaggio sensoriale tra colore, texture ed emozione, capace di catturare istanti e trasmettere gioia, freschezza e passione. Con un approccio spontaneo e un forte legame con la natura, le sue opere invitano a vedere la bellezza nell’imperfezione e a lasciarsi trasportare dalle sensazioni.

Se vuoi immergerti nel suo universo artistico, scopri tutte le opere di Roxana Caballero disponibili su Artàporter cliccando qui!