Artàporter
  • Tondo LE Pontomo

    4.568,00 
    Mauro Moriconi Tecnica: Stampa su legno e resina Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 100 x 100 cm Descrizione: La serie "Tondo's" di Mauro Moriconi ruota attorno al cruciale concetto di immagine e della sua rappresentabilità…La sperimentazione si spinge oltre giungendo a modificare il supporto prima dello scatto, che di fatto non avviene. Dalle lucide superfici, quasi riflettenti, emergono paesaggi onirici non antropizzati, agglomerati di cromie che rimandano a fantasiose geografie di memoria ghirriana e a straordinari mondi interiori. La visione di tali scorci mette in crisi la percezione, sia dell’occhio umano che della macchina fotografica, confonde il senso di realtà e d’illusione, stimolando nell’osservatore surreali pareidolie che lo inducono a riconoscere nell’amorfismo qualcosa di riconducibile al piano del reale.
  • Tondo LE Botticelli

    3.915,00 
    Mauro Moriconi Tecnica: Stampa su legno e resina Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 100 x 100 cm Descrizione: La serie "Tondo's" di Mauro Moriconi ruota attorno al cruciale concetto di immagine e della sua rappresentabilità…La sperimentazione si spinge oltre giungendo a modificare il supporto prima dello scatto, che di fatto non avviene. Dalle lucide superfici, quasi riflettenti, emergono paesaggi onirici non antropizzati, agglomerati di cromie che rimandano a fantasiose geografie di memoria ghirriana e a straordinari mondi interiori. La visione di tali scorci mette in crisi la percezione, sia dell’occhio umano che della macchina fotografica, confonde il senso di realtà e d’illusione, stimolando nell’osservatore surreali pareidolie che lo inducono a riconoscere nell’amorfismo qualcosa di riconducibile al piano del reale.
  • Tondo LE Ingres

    3.915,00 
    Mauro Moriconi Tecnica: Stampa su legno e resina Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 100 x 100 cm Descrizione: La serie "Tondo's" di Mauro Moriconi ruota attorno al cruciale concetto di immagine e della sua rappresentabilità…La sperimentazione si spinge oltre giungendo a modificare il supporto prima dello scatto, che di fatto non avviene. Dalle lucide superfici, quasi riflettenti, emergono paesaggi onirici non antropizzati, agglomerati di cromie che rimandano a fantasiose geografie di memoria ghirriana e a straordinari mondi interiori. La visione di tali scorci mette in crisi la percezione, sia dell’occhio umano che della macchina fotografica, confonde il senso di realtà e d’illusione, stimolando nell’osservatore surreali pareidolie che lo inducono a riconoscere nell’amorfismo qualcosa di riconducibile al piano del reale.
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