Artàporter
  • Toy

    205,00 
    Giampiero Ruggieri   Tecnica: Disegno digitale su iPad Anno: 2024 Dimensione: 50×50 Dimensione con cornice: 52×52 Descrizione: L'opera, realizzata in iPad, con l'app Skechbook e successivamente stampata in unico esemplare su carta Rosaspina della Fabriano, fa parte della serie Toys focalizzata su vecchi giocattoli in metallo.
  • Woman

    205,00 
    Giampiero Ruggieri   Tecnica: Disegno digitale su iPad Anno: 2024 Dimensione: 50×50 Dimensione con cornice: 52×52 Descrizione: L'opera è stata realizzata in iPad, con l'app Skechbook, successivamente stampata in unico esemplare su carta Rosaspina della Fabriano
  • La Via Verde

    1.215,00 
    Cristiana Giacchetti   Anno: 2023 Tecnica: acrilico e china su legno Dimensioni: 56Ø cm / profondità 4,5 cm Descrizione: La “Via Verde” è un omaggio al pensatore James Hillman che, nel suo libro postumo “L'Ultima Immagine”, esorta gli esseri umani a prendersi cura delle immagini presenti nella loro psiche. Secondo Hillman solo così potremo salvare la Terra dalla catastrofe ecologica. La Via Verde è quindi la celebrazione dell'immagine della Natura che abita nella nostra Anima, un modo diverso di guardare l'immagine della Natura, non solo fisicamente ma prima di tutto divinamente. Significa fermare lo sguardo per immaginare la Natura come un grande globo verde che ci avvolge e ci contiene come il grembo di una divinità che tutto include e nulla esclude. Il verde è simbolicamente il colore della Dea Demetra, Grande Madre della Terra.
  • EKstasis

    1.311,00 
    Cristiana Giacchetti   Anno: 2023 Tecnica: acrilico su pannello di cartone Dimensioni: 50 x 70 cm Descrizione: L'EKstasis è una forma di contemplazione profonda, raggiunta soprattutto dagli sciamani, quando l'essere umano riesce a fondersi con la Natura circostante. Qui, da ogni singolo elemento della natura, avanza il divino, un'energia cosmica dorata che diventa tutt'uno con l'uomo. In questa profonda unione estatica, la Natura è contemplata nei suoi movimenti come il poeta e non manipolata come l'artigiano.
  • Freedom acquires

    628,00 
    Grazia Cantatore  
    Dimensione: 50x40
    Tecnica: olio su tela
    Anno 2023
  • Janas_La Fede

    342,00 
      Valeria Frongia   DIMENSIONE: 50x70 ANNO: 2024 TECNICA: Mista (stucco, spray su tela, foglie d’oro, resina e cornice di nastro di raso) DESCRIZIONE: La fedina sarda è uno tra i gioielli più diffusi e apprezzati della tradizione sarda, ma in pochi conoscono l’origine magica attribuita al caratteristico anello in filigrana che impreziosisce le mani di tante donne sarde e non. Secondo un’antica leggenda, ambientata in epoca nuragica, a fabbricare le fedi erano le JANAS, le mitiche fate o streghe sarde che abitavano nelle Domus de Janas. Erano creature minuscole e meravigliose, che uscivano dalle loro grotte soltanto la notte, per timore che il sole bruciasse la loro delicatissima pelle. Popolavano i boschi della Sardegna ed era proprio nelle loro case scavate nella pietra che, secondo la leggenda, le fatine intessevano metalli preziosi come fossero tessuti e tessuti come fossero gioielli. La leggenda vuole infatti che la stessa fede sarda abbia origine dalle richieste di giovani innamorati che supplicavano le Janas di creare un anello da donare alle proprie amate, un monile che rappresentasse i due innamorati (i due fili), l’indissolubilità del legame (l’intreccio e le saldature) e la prosperità (il grano). A questo scopo le benevole fate intessevano un filo d’oro per creare uno splendido anello che l’innamorato avrebbe dovuto far indossare sull’anulare sinistro della propria donna, secondo le antiche credenze, è proprio in questo punto che passa la vena dell’amore (vena amoris) ovvero quella che arriva al cuore, trasportando il sangue, l’ossigeno, la vita. La Sardegna vanta una grande quantità di simboli di origine antica e nel quadro è presente anche la Pavoncella sarda, il significato simbolico è da ricercarsi nella cultura agro-pastorale, e come tanti altri invoca la fertilità, le piogge e la salute dei greggi. In alcune culture il pavone è simbolo della trasformazione, in positivo, di qualsiasi situazione negativa. E’ noto anche come l’uccello dai cento occhi, quelli del suo piumaggio, che rappresentano le stelle, l’universo, il sole, la luna, e la “volta celeste”. La sua immagine inoltre ricorda l’araba fenice, uccello mitologico che risorge dalle proprie ceneri. Nell’iconografia cristiana invece è associata all’immortalità dell’anima. E’ un simbolo di buon auspicio in molte culture ed in Sardegna è di sicuro il più diffuso.
  •   Valeria Frongia DIMENSIONE: 50x70 ANNO: 2023 TECNICA: Olio su tela DESCRIZIONE: La giostra gira Il cavallino va su e giù Sempre lo stesso percorso Partenza, via Continui a girare Altro panorama E poi torni alla partenza Altro giro Riguardi le stesse immagini Ti senti impotente In balia degli eventi Tu sei il bambino o quel cavallino? Chi decide la velocità, quando fermarti, ripartire, il senso e la direzione? Quante energie sprechi? Quanti sentimenti rovini? Ti senti soffocare Ferma la giostra Ti gira la testa Respira Prendi le redini Impara ad ascoltarti Ti senti? Sorridi al passato Galoppa verso il futuro Goditi il viaggio… questo è il presente!  
  • Campi

    191,00 
    Mariella Difonzo  
    Dimensioni: 100cm x 70cm
    Anno: 2022
    Tecnica: Olio su tela
  • Eva

    478,00 
    Costantino   Tecnica: Acrilico ed olio su tela Anno: 2020-2024 Descrizione: L'opera rappresenta il legame tra la natura e l'essere umano, ove quest'ultimo, talvolta, si trova ad esserne spettatore. La metamorfosi della natura, si mescola con quella dell'artista, che da astrattista si sperimenta raffigurando figure femminili che vanno a mescolarsi con i diversi scenari.
  • Pietà

    1.366,00 
    Fase Lunare Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione: 70 x 70 cm  
  • Fase Lunare Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023/2024 Dimensione: 50 x 70 cm Descrizione: Introspezione metafisica Naïf
  • Flashing Lights

    683,00 
    Mariangela Lugli Tecnica: Fotografia Dimensione: 70 x 50 cm  
  • Galaxy

    683,00 
    Mariangela Lugli Tecnica: Fotografia Dimensione: 70 x 50 cm  
  • Paesaggio – 224

    1.093,00 
    Domenico Sorrenti Tecnica: smalto su tela Anno: 2024 Dimensione:50 x 70 cm
  • Janas

    478,00 
    Valeria Frongia Tecnica: Mista (stucco, spray su tela, foglie d’oro, resina e cornice di nastro di raso) Dimensione: 70 x 100 cm Descrizione: Tra i miti e leggende sarde vi sono gli affascinanti racconti sulle Janas.

    Si dice che siano fate, streghe e creature divine depositarie di antichi saperi, spesso poste a custodia di introvabili tesori.

    Le Janas venivano descritte come piccole donne bellissime, dalla pelle molto delicata, infatti, operavano di sera, in quanto il sole avrebbe ustionato la loro pelle delicata, uccidendole.

    Potevano emanare una luce così forte da poter addirittura abbagliare chi posasse su di loro il proprio sguardo. Usavano questa loro luminosità per districarsi fra i rovi, evitando di ferirsi con le spine.

    Abitavano in piccole dimore, casette da loro stesse scavate nella roccia, le Domus de Janas che in sardo significa “case delle fate”.

    Si dice siano state le prime abitanti della Sardegna e che proprio loro abbiano insegnato alle donne dei vari paesi gli antichi mestieri: la filatura, la medicina, la lavorazione del pane, l’arte e la profezia.

    Ciò che le caratterizzava più di qualsiasi altra cosa era però la loro doppia natura benevola/malefica.

    Si narra che di notte visitassero i neonati, decretandone il futuro. Se fatato nel bene, il bambino avrebbe avuto una vita gioiosa. Ma se invece fatato nel male il destino del nascituro sarebbe stato tutt’altro che roseo.

    Le piccole creature visitavano non solo i bambini ma anche gli adulti, esse apparivano durante la notte chiamando per tre volte la persona che avevano scelto con l’intento di portarla a vedere i loro inestimabili tesori. Se la persona si dimostrava onesta e non tentava di rubare, sarebbe stata ricompensata per sempre, altrimenti tutto quello che avrebbe toccato si sarebbe trasformato in carbone e cenere.

    Passavano le loro giornate a tessere con telai magici artefatti composti da preziosi fili d'oro, che occasionalmente potevano donare a chi ne aveva bisogno come amuleto di protezione o di fortuna.

    Intrecciavano sapientemente lunghissimi fili d’oro o argento, per creare gioielli unici e splendidi.

    A ben guardare infatti, ricami e gioielli in filigrana sono particolarmente accostabili: da una parte infatti i ricami appaiono come gioielli impressi nella stoffa, dall’altra la filigrana sembra un ricamo tanto leggero da librarsi fuori dal tessuto.

    Queste piccole creature ambivalenti ancora oggi popolano l’immaginazione di noi tutti. Ma non solo. Secondo le leggende, se si fa molta attenzione in alcuni posti remoti della Sardegna è ancora possibile incontrarle.

     

     
  • Orange and blue

    341,00 
    Laura Rota Tecnica: acrilici Anno: 2022 Dimensione: 60cm x 60cm Descrizione: Energia e vitalità. In equilibrio tra la positività ed estroversione del colore arancio e la profondità e introspezione dei blu.
  • Morandi

    464,00 
    Laura Rota Tecnica: acrilici Anno: 2023 Dimensione: 60cm x 60cm Tecnica: Acrilico Descrizione: Tonalità avorio, sabbia, rosa cipria, azzurro carta da zucchero, e naturalmente la luminosità e l’eleganza dell’oro. Questi colori delicati contribuiscono a creare un'atmosfera lieve e rilassante. È un quadro perfetto per spazi essenziali. Arredi in legno chiaro e pareti dalle tonalità chiare, ma può anche illuminare pareti più scure. Quest'opera donerà al vostro ambiente equilibrio e benessere, accogliendovi con serenità ad ogni vostro rientro in casa.  
  • Gavi Tecnica: Mista Anno: 2024 Dimensione: 50cm x 70 cm Tecnica: Acrilico, Gesso, Serigrafia Descrizione: GAVI rende omaggio al Toret, celebre fontanella di Torino, unendo tradizione e contemporaneità. Una vibrante reinterpretazione attraverso lo stile senza tempo dei jeans e l'effortless cool di un capo intramontabile, Bevi’s. L’opera unica su tela celebra la connessione tra la fontanella più amata di Torino e la sua vivace cultura pop-punk.
  • Gavi Tecnica: Mista Anno: 2024 Dimensione: 50cm x 70 cm Tecnica: Acrilico, Gesso, Serigrafia Descrizione: GAVI rende omaggio al Toret, celebre fontanella di Torino, unendo tradizione e contemporaneità. Una vibrante reinterpretazione attraverso lo stile senza tempo dei jeans e l'effortless cool di un capo intramontabile, Bevi’s. L’opera unica su tela celebra la connessione tra la fontanella più amata di Torino e la sua vivace cultura pop-punk.
  • Gavi Tecnica: Mista Anno: 2024 Dimensione: 50cm x 70 cm Tecnica: Acrilico, Vernice spray, Gesso, Carta, Pennarello, Decoupage, Serigrafia Descrizione: GAVI rende omaggio al Toret, celebre fontanella di Torino, unendo tradizione e contemporaneità. Una vibrante reinterpretazione, immersa nel lusso del più celebre profumo, sfoggiante il suo fascino con una fragranza irresistibile, Toret N°5. Sullo sfondo, frammenti di mappe cittadine. L’opera unica su tela celebra la connessione tra la fontanella più amata di Torino e la sua vivace cultura pop-punk.
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