Artàporter
  • IV

    718,00 
    Antonietta Positano Tecnica: Acquerello, Softpastels, Markers e Fineliners su Foglio Arches 300gr/mq Anno: ND Dimensione senza cornice: 5o x 70 cm Descrizione: Quest’opera appartiene ad una serie chiamata ‘(IM)PERFEZIONE’. Omaggio alle cupole delle Basiliche Ortodosse e frutto di un viaggio onirico dove sognavo spazi astrali ed elementi architettonici scomposti che fluttuavano nell’etere.
  • Janas

    478,00 
    Valeria Frongia Tecnica: Mista (stucco, spray su tela, foglie d’oro, resina e cornice di nastro di raso) Dimensione: 70 x 100 cm Descrizione: Tra i miti e leggende sarde vi sono gli affascinanti racconti sulle Janas.

    Si dice che siano fate, streghe e creature divine depositarie di antichi saperi, spesso poste a custodia di introvabili tesori.

    Le Janas venivano descritte come piccole donne bellissime, dalla pelle molto delicata, infatti, operavano di sera, in quanto il sole avrebbe ustionato la loro pelle delicata, uccidendole.

    Potevano emanare una luce così forte da poter addirittura abbagliare chi posasse su di loro il proprio sguardo. Usavano questa loro luminosità per districarsi fra i rovi, evitando di ferirsi con le spine.

    Abitavano in piccole dimore, casette da loro stesse scavate nella roccia, le Domus de Janas che in sardo significa “case delle fate”.

    Si dice siano state le prime abitanti della Sardegna e che proprio loro abbiano insegnato alle donne dei vari paesi gli antichi mestieri: la filatura, la medicina, la lavorazione del pane, l’arte e la profezia.

    Ciò che le caratterizzava più di qualsiasi altra cosa era però la loro doppia natura benevola/malefica.

    Si narra che di notte visitassero i neonati, decretandone il futuro. Se fatato nel bene, il bambino avrebbe avuto una vita gioiosa. Ma se invece fatato nel male il destino del nascituro sarebbe stato tutt’altro che roseo.

    Le piccole creature visitavano non solo i bambini ma anche gli adulti, esse apparivano durante la notte chiamando per tre volte la persona che avevano scelto con l’intento di portarla a vedere i loro inestimabili tesori. Se la persona si dimostrava onesta e non tentava di rubare, sarebbe stata ricompensata per sempre, altrimenti tutto quello che avrebbe toccato si sarebbe trasformato in carbone e cenere.

    Passavano le loro giornate a tessere con telai magici artefatti composti da preziosi fili d'oro, che occasionalmente potevano donare a chi ne aveva bisogno come amuleto di protezione o di fortuna.

    Intrecciavano sapientemente lunghissimi fili d’oro o argento, per creare gioielli unici e splendidi.

    A ben guardare infatti, ricami e gioielli in filigrana sono particolarmente accostabili: da una parte infatti i ricami appaiono come gioielli impressi nella stoffa, dall’altra la filigrana sembra un ricamo tanto leggero da librarsi fuori dal tessuto.

    Queste piccole creature ambivalenti ancora oggi popolano l’immaginazione di noi tutti. Ma non solo. Secondo le leggende, se si fa molta attenzione in alcuni posti remoti della Sardegna è ancora possibile incontrarle.

     

     
  • Janas_La Fede

    342,00 
      Valeria Frongia   DIMENSIONE: 50x70 ANNO: 2024 TECNICA: Mista (stucco, spray su tela, foglie d’oro, resina e cornice di nastro di raso) DESCRIZIONE: La fedina sarda è uno tra i gioielli più diffusi e apprezzati della tradizione sarda, ma in pochi conoscono l’origine magica attribuita al caratteristico anello in filigrana che impreziosisce le mani di tante donne sarde e non. Secondo un’antica leggenda, ambientata in epoca nuragica, a fabbricare le fedi erano le JANAS, le mitiche fate o streghe sarde che abitavano nelle Domus de Janas. Erano creature minuscole e meravigliose, che uscivano dalle loro grotte soltanto la notte, per timore che il sole bruciasse la loro delicatissima pelle. Popolavano i boschi della Sardegna ed era proprio nelle loro case scavate nella pietra che, secondo la leggenda, le fatine intessevano metalli preziosi come fossero tessuti e tessuti come fossero gioielli. La leggenda vuole infatti che la stessa fede sarda abbia origine dalle richieste di giovani innamorati che supplicavano le Janas di creare un anello da donare alle proprie amate, un monile che rappresentasse i due innamorati (i due fili), l’indissolubilità del legame (l’intreccio e le saldature) e la prosperità (il grano). A questo scopo le benevole fate intessevano un filo d’oro per creare uno splendido anello che l’innamorato avrebbe dovuto far indossare sull’anulare sinistro della propria donna, secondo le antiche credenze, è proprio in questo punto che passa la vena dell’amore (vena amoris) ovvero quella che arriva al cuore, trasportando il sangue, l’ossigeno, la vita. La Sardegna vanta una grande quantità di simboli di origine antica e nel quadro è presente anche la Pavoncella sarda, il significato simbolico è da ricercarsi nella cultura agro-pastorale, e come tanti altri invoca la fertilità, le piogge e la salute dei greggi. In alcune culture il pavone è simbolo della trasformazione, in positivo, di qualsiasi situazione negativa. E’ noto anche come l’uccello dai cento occhi, quelli del suo piumaggio, che rappresentano le stelle, l’universo, il sole, la luna, e la “volta celeste”. La sua immagine inoltre ricorda l’araba fenice, uccello mitologico che risorge dalle proprie ceneri. Nell’iconografia cristiana invece è associata all’immortalità dell’anima. E’ un simbolo di buon auspicio in molte culture ed in Sardegna è di sicuro il più diffuso.
  • JellyFishBag

    515,00 
    aChryliko Tecnica: Mista Anno: 2020 Dimensione senza cornice: 40 x 60 cm
  • Jimi

    683,00 
    Totò Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 60 × 60 cm Descrizione: Quest’opera è un omaggio al mitico Jimi Hendrix, si tratta di un ritratto surreale in cui i suoi capelli prendono vita e dalla sua testa emergono fantasiosi chitarristi.
  • Alberto Angiolin   Tecnica: Pennarelli a pigmento nero su cartoncino Anno: 2023 Dimensione: 50×70 cm Dimensione con cornice: 54x74cm Descrizione: Disegno unico realizzato con tecnica linea con pennarelli inchiostro a pigmento su cartoncino.
  • Just Love

    1.200,00 
    Alvin Dimensione: 40x50 cm Anno: 2022 Descrizione: La risposta a molte domande in 2 parole: “Just Love”. Dia de Los Muertos Spray Red Print 300gr. Paper and white Glossy Drip Marker
  • Alisa Lutchenkova Tecnica: Fotografia a tecnica mista Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 70×50 Dimensione con cornice: 91×80 Descrizione: "kein gott kein staat kein patriarchat" fa parte del progetto "FINDING COLOR" è un'esplorazione fotografica del mondo attraverso l'obiettivo dell'artista. Inizia a Torino, una città segnata da lotte personali e inizialmente catturata con toni cupi in bianco e nero. Man mano che il progetto si evolve, trascende la mera rappresentazione visiva e si trasforma in una potente narrazione di guarigione emotiva ed espressione artistica. Il progetto utilizza la fotografia multi-esposizione per creare immagini astratte che invitano gli spettatori a mettere in discussione le proprie percezioni e a trovare la bellezza in luoghi inaspettati.
  • L’altra faccia

    4.098,00 
    Vito Garofalo Tecnica: tela , astratta, acrilico Anno: 2022 Dimensione: 80/80 Descrizione: Il Dipinto "L'altra faccia" è un ritratto di un personaggio che prende delle sembianze animalesche .
  • L’assenzio

    1.640,00 
    Tommaso Pensa Tecnica: Mista su tavola Anno: 2019 Dimensione senza cornice: 70 × 50 cm Descrizione: L'assenzio. Una rivisitazione dell'opera Assenzio di Edgar Degas. La figura femminile, intenta a bere è offuscata dall'assenzio, erba dalla quale si ricava una bevanda alcolica di colore verde utilizzata a fine 1800 come una "droga" ricreativa. La patina di cera oscura la visione.
  • Matched!

    L’equilibrio

    474,00 
    Maria Sabrina Viviani Tecnica: Acrilico su tela in cotone Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 50 x 70 cm Dimensione con cornice: 60 x 80 cm Descrizione: Il pattinaggio è tra gli sport che ho praticato fin da bambina e quindi volevo creare un dipinto dove fosse protagonista.  È un modo divertente di vedere il pattinaggio, di solito si sta in equilibrio sulle punte, in questo caso tiene in equilibrio un vassoio di dolcetti macaron, una fragola e un milk shake.   Puoi trovare quest'opera da: Porto Urbano
  • L’ospite

    271,00 
    URBEX TEAM OLD ITALY Tecnica: Fotografia Anno: 2019 Dimensioni senza cornice: 50 x 70 cm Descrizione: Salotto Castello del Gigante, Emilia Romagna, Italia. Anno di abbandono: 2012  
  • Totò   Tecnica: acrilico su tela Dimensioni: 50x60x2 cm. Anno:2017 Descrizione: opera surreale, pensa se l’ultima pennellata al mondo in cui vivi potessi darla tu
  • Yyurize Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 50 x 70 cm   Il dipinto intitolato "La Custode della Terra" cattura lo spettatore con la sua immagine suggestiva e simbolica. Al centro della tela, una figura femminile è seduta su una duna desertica. La donna è avvolta in una vestaglia semplice, un indumento casalingo, che contrasta con l’ambiente circostante.   Il suo volto, o meglio, ciò che dovrebbe essere il suo volto, è una trasformazione surreale della realtà. Al posto della testa umana, spunta il tronco di un albero, un possente e antico albero che si erge verso il cielo. I rami si estendono fino all'estremità superiore del quadro, come se cercassero di sfondare i confini della tela stessa, come se l'essenza della donna fosse intrappolata in un mondo fisico limitato.   In questo quadro, la donna rappresenta una sorta di divinità terrena, la custode di un mondo in cui la natura e l'umanità si fondono in un'unica entità. La vestaglia indica la sua intima relazione con la terra, mentre il tronco dell'albero suggerisce un desiderio di andare via, un desiderio di uscita. È un'immagine che ci ricorda la nostra responsabilità di preservare e proteggere il nostro mondo, poiché la terra è la nostra casa e il luogo in cui dobbiamo restare.  
  • Diasy Peluso Tecnica: tecnica mista acrilico e olio su tela Anno: 2021 Dimensione senza cornice: 40 x 60 cm Dimensione con cornice: 45 x 65 cm Descrizione: Si tratta di un dipinto realizzato con tecnica mista, acrilico e olio su tela. In una dimensione quasi diafana e sospesa la dama d'argento si specchia negli occhi dell'osservatore.
  • Adriana Cernei Tecnica: Mista su tela Anno: 2023 Dimensione: 50x50 cm Descrizione: La divinità del frutto esotico arrivato attraverso vari viaggi, avventure, storie nelle case e nei cuori dei torinesi che hanno saputo inventare il miglior cioccolato ieri, oggi e sicuramente domani.
  • Adriana Cernei Copia autenticata dall'artista stampata su supporto rigido Anno: 2023 Dimensione: 50x50 cm Descrizione: La divinità del frutto esotico arrivato attraverso vari viaggi, avventure, storie nelle case e nei cuori dei torinesi che hanno saputo inventare il miglior cioccolato ieri, oggi e sicuramente domani. Possibilità di acquistare anche l'opera originale Tecnica: Mista su tela
  • La donna cannone

    683,00 
    Totò   Tecnica: acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione: 50x60x2 cm  
  • Tecnica: Pastelli soft e pastello a olio sennelier su foglio canson
    Dimensione senza cornice: 50 x 60 cm
  • Riccardo Fissore Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2022 Dimensioni: 40 x 60 cm    
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