Artàporter
  • UNTITLED #6

    475,00 
    Nicoletta Tortone Dimensione: 44x58 cm Anno: 2022 Descrizione: Disegno a china su cartoncino Fabriano  
  • UNTITLED #7

    475,00 
    Nicoletta Tortone Dimensione: 40x55cm Anno: 2022 Descrizione: Disegno a china su cartoncino Fabriano  
  • Sold Out
    Alvin Dimensione con cornice: 40x50cm Anno: 2021 Descrizione: "Dia De Los Muertos" Neon Effect Yellow Airbrushed Print on Paper 300gr. Soft Touch and Airbrushed Speciale edizione Airbrush Finished. Copia unica.
  • Sold Out
    Alvin Dimensione con cornice: 40x50cm Anno: 2021 Descrizione: "Dia De Los Muertos" Neon Effect Pink Airbrushed Print on Paper 300gr. Soft Touch and Airbrushed Speciale edizione Airbrush Finish. Copia unica.  
  • Giallo-blu

    475,00 
    Barbara Chiesa Dimensione: 50×100cm Anno: 2021 Descrizione: Contrasti di colore molto evidenti; la montagna si impone nella sua presenza.
  • Dancer n.2

    475,00 
    Frank Denota Dimensione: 50x70cm Anno: 2019 Descrizione: serigrafia, esemplare 10/20 dalla serie Dancers. Le opere sono accompagnate da certificato.
  • Visioni

    475,00 
    Antonio Palmisani Dimensione: 40x60 cm Anno: ND  
  • Matched!

    Freedom

    475,00 
    Daryna Huz Tecnica: fotografia Anno: 2022 Dimensioni senza cornice: 55 x 80 cm Dimensioni con cornice: 60 x 85 cm Descrizione: il mare evoca sempre in me una sensazione di libertà. Puoi trovare quest'opera da: Studio fotografico Monte Cimone 19
  • Subconscio Verde

    475,00 
    Norman Sgrò Tecnica: Acrilico su tela Dimensione: 50 x 50 cm Anno: 2021
  • Riccardo Fissore Dimensione: 40x60 cm Anno: 2021  
  • Mia

    478,00 
    Marta Nolletta Tecnica: Mista Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 60 × 60 cm
  • Janas

    478,00 
    Valeria Frongia Tecnica: Mista (stucco, spray su tela, foglie d’oro, resina e cornice di nastro di raso) Dimensione: 70 x 100 cm Descrizione: Tra i miti e leggende sarde vi sono gli affascinanti racconti sulle Janas.

    Si dice che siano fate, streghe e creature divine depositarie di antichi saperi, spesso poste a custodia di introvabili tesori.

    Le Janas venivano descritte come piccole donne bellissime, dalla pelle molto delicata, infatti, operavano di sera, in quanto il sole avrebbe ustionato la loro pelle delicata, uccidendole.

    Potevano emanare una luce così forte da poter addirittura abbagliare chi posasse su di loro il proprio sguardo. Usavano questa loro luminosità per districarsi fra i rovi, evitando di ferirsi con le spine.

    Abitavano in piccole dimore, casette da loro stesse scavate nella roccia, le Domus de Janas che in sardo significa “case delle fate”.

    Si dice siano state le prime abitanti della Sardegna e che proprio loro abbiano insegnato alle donne dei vari paesi gli antichi mestieri: la filatura, la medicina, la lavorazione del pane, l’arte e la profezia.

    Ciò che le caratterizzava più di qualsiasi altra cosa era però la loro doppia natura benevola/malefica.

    Si narra che di notte visitassero i neonati, decretandone il futuro. Se fatato nel bene, il bambino avrebbe avuto una vita gioiosa. Ma se invece fatato nel male il destino del nascituro sarebbe stato tutt’altro che roseo.

    Le piccole creature visitavano non solo i bambini ma anche gli adulti, esse apparivano durante la notte chiamando per tre volte la persona che avevano scelto con l’intento di portarla a vedere i loro inestimabili tesori. Se la persona si dimostrava onesta e non tentava di rubare, sarebbe stata ricompensata per sempre, altrimenti tutto quello che avrebbe toccato si sarebbe trasformato in carbone e cenere.

    Passavano le loro giornate a tessere con telai magici artefatti composti da preziosi fili d'oro, che occasionalmente potevano donare a chi ne aveva bisogno come amuleto di protezione o di fortuna.

    Intrecciavano sapientemente lunghissimi fili d’oro o argento, per creare gioielli unici e splendidi.

    A ben guardare infatti, ricami e gioielli in filigrana sono particolarmente accostabili: da una parte infatti i ricami appaiono come gioielli impressi nella stoffa, dall’altra la filigrana sembra un ricamo tanto leggero da librarsi fuori dal tessuto.

    Queste piccole creature ambivalenti ancora oggi popolano l’immaginazione di noi tutti. Ma non solo. Secondo le leggende, se si fa molta attenzione in alcuni posti remoti della Sardegna è ancora possibile incontrarle.

     

     
  • Eva

    478,00 
    Costantino   Tecnica: Acrilico ed olio su tela Anno: 2020-2024 Descrizione: L'opera rappresenta il legame tra la natura e l'essere umano, ove quest'ultimo, talvolta, si trova ad esserne spettatore. La metamorfosi della natura, si mescola con quella dell'artista, che da astrattista si sperimenta raffigurando figure femminili che vanno a mescolarsi con i diversi scenari.
  • Tecnica: pastelli sennelier su foglio pastelmat
    Descrozione: La libertà di manifestazione del pensiero è un diritto. Ma tutto cambia quando si tenta di deturpare la bellezza di un dipinto, una scultura, secondo una prassi che rasenta il vandalismo.
  • Rose spinose

    500,00 
    Yyurize Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 50 x 70 cm   Quest'opera d'arte incarna la solitudine e la contraddizione della vita attraverso la rappresentazione di una figura umana dal corpo nudo, ma con una testa che si trasforma in un tronco d'albero ormai morente. Questa figura è al centro del dipinto, ma la sua presenza è sovrastata dalla sua condizione, simboleggiata dalla testa arborea, che evoca l'immobilità e l'incapacità di crescere e prosperare come la natura circostante.   Il paesaggio intorno è un mare di rose, splendide e rigogliose, che si estende all'infinito. Le rose sono in pieno fiore, sono cariche di vita e vitalità. Tuttavia, questa figura umana con la testa di tronco d'albero è isolata in mezzo a questo mare di bellezza. Le rose, anche se meravigliose, non possono donare nulla a questa figura. Non possono dare frutti o fiori, poiché la figura è intrappolata nella sua condizione immutabile.   L'artista ha creato un contrasto drammatico tra la bellezza lussureggiante e l'abbondanza delle rose e la solitudine e la staticità della figura centrale. Questo contrasto mette in evidenza la fragilità e l'effimero della vita umana, la sua incapacità di prosperare in un mondo in cui la bellezza e la vitalità abbondano, ma dove la sua condizione gli impedisce di partecipare pienamente a questa bellezza. È un dipinto che invita a riflettere sulla condizione umana, sulla solitudine e sulla nostra lotta per trovare significato e bellezza in un mondo che può sembrare a volte indifferente alle nostre sofferenze e alle nostre aspirazioni.
  • Uno Fico

    500,00 
    Yyurize Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 50 x 70 cm   Nel quadro, il protagonista è una figura maschile elegantemente vestita, ma la sua testa è una struttura composta interamente da pale di fico d'India. Questa testa è coronata da veri frutti di fico, creando un contrasto sorprendente tra l'elemento umano e la natura.   La figura sembra accasciarsi sul pavimento, in parte legata al terreno, come se fosse una parte essenziale del paesaggio desertico della Calabria, terra natale dell’artista. Lo sfondo del quadro rappresenta un territorio arido e desolato, con colori caldi e sabbiosi che richiamano le tonalità tipiche di quella regione. Il cielo è dipinto con un azzurro brillante, simile all'acqua, creando un forte contrasto con la terra secca e arida sottostante.   Questo quadro evoca una sensazione di connessione profonda tra l'uomo e la terra, un'armonia tra l'elemento umano e la natura circostante. L'uso di colori vivaci e accesi sottolinea l'energia e la vitalità di questo territorio, mentre la testa di fichi d'India rappresenta la natura come parte integrante dell'identità umana. È un'opera d'arte che invita a riflettere sulla relazione tra l'uomo e l'ambiente circostante, sulla sua origine e la sua appartenenza alla terra.  
  • Yyurize Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 50 x 70 cm   Il dipinto intitolato "La Custode della Terra" cattura lo spettatore con la sua immagine suggestiva e simbolica. Al centro della tela, una figura femminile è seduta su una duna desertica. La donna è avvolta in una vestaglia semplice, un indumento casalingo, che contrasta con l’ambiente circostante.   Il suo volto, o meglio, ciò che dovrebbe essere il suo volto, è una trasformazione surreale della realtà. Al posto della testa umana, spunta il tronco di un albero, un possente e antico albero che si erge verso il cielo. I rami si estendono fino all'estremità superiore del quadro, come se cercassero di sfondare i confini della tela stessa, come se l'essenza della donna fosse intrappolata in un mondo fisico limitato.   In questo quadro, la donna rappresenta una sorta di divinità terrena, la custode di un mondo in cui la natura e l'umanità si fondono in un'unica entità. La vestaglia indica la sua intima relazione con la terra, mentre il tronco dell'albero suggerisce un desiderio di andare via, un desiderio di uscita. È un'immagine che ci ricorda la nostra responsabilità di preservare e proteggere il nostro mondo, poiché la terra è la nostra casa e il luogo in cui dobbiamo restare.  
  • Matched!

    Pink Cheetah

    515,00 
    Maria Sabrina Viviani Tecnica: Acrilico su tela in cotone Anno: 2021 Dimensione senza cornice: 50 x 70 cm Dimensione con cornice: 60 x 80 cm Descrizione: Il Ghepardo è tra i miei animali preferiti. Qui ho voluto evidenziare il suo sguardo caratterizzato da occhi azzurri e verde, messo in risalto dalle tonalità rosa del mantello maculato.   Puoi trovare quest'opera da: Porto Urbano
  • JellyFishBag

    515,00 
    aChryliko Tecnica: Mista Anno: 2020 Dimensione senza cornice: 40 x 60 cm
  • Interno1

    515,00 
    Luca Bonadeo Tecnica: acrilico su tela Dimensioni senza cornice 50x70 La coppia che si circonda di lusso, benessere ma che trasmette lontananza in un rapporto ormai logorato e privo di entusiasmo, ognuno avvolto nella propria solitudine.
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