- SCORTUM
- MERETRIX
- NON SUM SATIS
- TU GRAVIDAM?
- ACIDIC ES, TEMPUS TUAM HABES?
- CERTE EST CUNNUS
- O, ASINUM TUUS LOQUITUR!
- TACE!
- VIS, IDEM EST MIHI
- ES OCCUPATUM SED NON SUM ZELOTYPUS
- Troia
- Maiale Obeso
- Non sono abbastanza
- Ma sei incinta?
- Sei acida, hai il ciclo?
- Almeno è figa
- Oh, c’hai il culo che parla
- Stai zitta
- Scegli tu, per me è uguale
- Sei fidanzata, ma io non sono geloso
Una lunga ricerca, per complessità e delicatezza, affronta temi molto forti e sempre più sentiti.
Morb mette in atto quello di cui si sente spesso parlare, su media, giornali e social; come la donna è ancora vista nella nostra epoca e società. Lo fa usando proprio il linguaggio attuale, le frasi che ognuno di noi ha sentito nella vita.
Queste non hanno peli sulla lingua, ma arrivano dritte e spesso fanno male.
Questo progetto è partita da uno studio precedente, mai utilizzato dall’ artista, che ha preso nuova vita ed interpretazione.
Su tutto “l’arazzo” vi è presente sullo sfondo, in maniere differenti, il viso di una Venere, che volutamente si intravede. Essa è per metà truccata, in maniera goffa ed esagerata e per metà teschio, da qui il titolo, “Nulla è per sempre”.
Ne la bellezza ne la vita.
Così anche la scultura presente su questo lungo manoscritto, ha anch’essa il loto coperto dallo studio originale descritto in precedenza.
Da qui è libera l’interpretazione