Artàporter
  • Barbara Todini Tecnica: Materico su legno con finitura in acrilico Anno: 2022 Dimensione: 60 x 50 cm

    Descrizione: Non è quello che guardi che conta, è quello che vedi. (H.D. Thoreau)

  • Confini Cromatici

    2.732,00 
    Guido Mannini   Tecnica: smalto Anno: 2022 Dimensione: 120 cm
  • Rinascita

    478,00 
    Silvia   Tecnica: acrilico Anno: 2023 Dimensione: 40×120 Descrizione: Il quadro "Rinascita" della collezione Cherì è un'opera astratta di grande impatto emotivo. I colori sono luminosi e vibranti, come se fossero appena stati ridestati dopo un lungo periodo di oscurità. Al centro del dipinto si erge una figura umana stilizzata, simbolo di rinascita e rinnovamento. Le linee decise e graffianti suggeriscono un senso di movimento e libertà, come se la persona stesse emergendo da un periodo di difficoltà e si stesse preparando a volare verso un nuovo inizio. I toni caldi e accoglienti dominano la composizione, creando un'atmosfera di pace. Le pennellate decise e fluide conferiscono al dipinto un senso di dinamismo e vitalità, come se la rinascita fosse un processo continuo e inesorabile. In questo quadro, l'artista ci ricorda che dopo ogni periodo buio c'è sempre la possibilità di una nuova vita, di un nuovo inizio. La rinascita è un ciclo eterno, un'opportunità per ricominciare, per sognare e per volare verso una nuova me più luminosa e piena di speranza.
  • Pensieri

    683,00 
    Silvia   Tecnica: acrilico Anno: 2024 Dimensione: 100×100 Descrizione: il quadro visualizza un paio di labbra femminili dai contorni ben definiti e dal rosso intenso. Tutto in torno si trovano dei petali colorati in rilievo, che sembrano emergere dal dipinto. Questi petali rappresentano i pensieri della donna, alcuni già presenti e consolidati, altri ancora in fase di nascita e di evoluzione. L'autore ha voluto evidenziare la complessità e la profondità dei pensieri di una donna, che possono essere numerosi e variegati. Nonostante la moltitudine di pensieri che una donna possiede, il quadro trasmette un senso di forza e di determinazione. Le labbra, simbolo di comunicazione e di esprimere se stessi, testimoniano la capacità della donna di affrontare le difficoltà e di superare le sfide che la vita le pone davanti. In sintesi, il quadro rappresenta la ricchezza interiore di una donna, la sua capacità di riflessione e di elaborazione dei pensieri, nonostante le molteplici responsabilità e le complessità della vita quotidiana.
  • Silvia   Tecnica: acrilico con stucco Anno: 2023 Dimensione: 100×150 Descrizione: Il quadro "Sfumature dell'anima" presenta un intricato intreccio di colori e forme che rappresentano l'anima umana nel suo stato più profondo e complesso. L'autore, con maestria, riesce a mettere a nudo l'anima delle persone, mostrando come ogni individuo abbia una parte oscura che si intreccia con le altre emozioni e sentimenti che possiede. Le sfumature di colore si mescolano armoniosamente, creando un effetto di profondità e complessità che riflette la natura intricata dell'animo umano. Le diverse tonalità di colore rappresentano le varie emozioni e stati d'animo che una persona può provare, mostrando come queste si influenzino reciprocamene e si sovrappongano l'una all'altra. Il quadro invita lo spettatore a riflettere sull'essenza dell'anima umana e sulla sua complessità, suggerendo che in ogni persona vi sia una molteplicità di emozioni e sentimenti che si intrecciano e si mescolano in un intricato gioco di luci e ombre.
  • Isabella von Hellborn   Tecnica: Olio su tela Anno: 2024 Dimensione: 60cm x 60cm Dimensione con cornice: 70cm x 70cm Descrizione: Cucina caotica
  • myselfX

    2.390,00 
    calkerArt   Tecnica: Stucco epoxy, resina, policarbonato Anno: 2024 Dimensione: cm50 x cm59 Dimensione con cornice: cm50,2 x cm 59,2 Descrizione: Come in un eterno conflitto interiore è rappresentata la mia vita nella continua ricerca di equilibrio fra la follia del colore, della creatività esplova e la componente razionale che nell'opera emerge dalle geometrie perfette dei triangoli di alluminio inseriti.
  • Voci

    2.390,00 
    calkerArt   Tecnica: Silicone a spatola dentata Anno: 2024 Dimensione: cm45 x cm 48 Dimensione con cornice: cm63 x cm66 Descrizione: Voci che emergono da un contenitore di immagini scattate nel tempo, con macchine fotografiche ma anche nella continua ricerca di bellezza, alle quali si aggiunge una vita di lavoro in ambito navale con utilizzo di materiali che da sempre ho pensato potessero essere prestati all'arte. Le voci vanno fatte uscire in libertà
  • calkerArt   Tecnica: Silicone, bomboletta, bere molto Campari Anno: 2024 Dimensione: 28cm x 40cm Dimensione con cornice: 35cm x 47cm Tecnica: Vernice spray, Resina, Oggetti trovati Descrizione: Un oggetto iconico come la bottiglietta del Campari diventa spunto per urlare al mondo la necessità assoluta di pace. La tecnica del silicone a spatola dentata rappresenta il filo spinato delle guerre dal quale emerge però la voglia di bellezza e come dicevo appunto l'unica via di salvezza del mondo. La Pace!!!
  • BREATH

    261,00 
    Vivi l’arte del riciclo   Dimensione: 40x30 su tela Tecnica: cavi elettrici e spatolatura in oro
  • Il bacio

    245,00 
    Mubis   Tecnica: Manipolazione lastra e cottura raku Anno: 2023 Dimensione: Diametro circa 35 cm Descrizione: “Il bacio” bianco circondato da un’aura blu che rappresenta profondità, tranquillità, sensibilità e mistero. Al di sopra del bacio, fuori, rimane il caos metallico.
  • Tra la folla

    341,00 
    Audela   Tecnica: Olio Anno: 2024 Dimensione: 30cmx30cm Dimensione con cornice: 34cmx34cm Descrizione: Tra la folla è "cancellare", è nato casualmente cancellando un paio di opere e disegni sottostanti. Paradossalmente cancellando una mano, con una passata di colore ad olio, ne sono uscite fuori altre cento. Per cui diventa scrivere e cancellare, ripetere e non ricordare. Rappresenta un paio di giorni, mesi e a volte anni. Suoni ovattati, luci gialle e una canzone che ritrovi alla radio. è perdersi, è ritrovarsi è nebbia e colori vividi è vedere senza guardare, guardare senza distogliere lo sguardo
  • Astro.nauta   Tecnica: Acrilico Anno: 2024 Dimensione: 40cm x 50cm Dimensione con cornice: 57cm x 77cm Prezzo: 200 Descrizione: Avete mai visto ballare una coppia di Alieni?
  • Evolution?

    341,00 
    Astro.nauta   Tecnica: Acrilico Anno: 2024 Dimensione: 63cm x 50cm Dimensione con cornice: 77cm x 57cm Descrizione: Sarebbe questa l’evoluzione di cui tutti stanno parlando?
  • Astro.nauta   Tecnica: Acrilico Anno: 2024 Dimensione: 40cm x 50 cm Dimensione con cornice: 52cm x 72cm Descrizione: Ballando una canzone Balboa nell’ intimità della cucina.
  • Oltre

    410,00 

    Mysoul in colors

      Dimensione 50x50 cm Descrizione dell'opera : realizzata con acrilici a coltello ( senza uso di pennelli)  
  • Gioconda

    949,00 
    Lilly Russo Tecnica: Acrilico su tela Dimensione: 50 x 70 x 2 cm    
  • E C H O E S

    409,00 
    Maria Carmela Vacca   Tecnica: acquerello su carta di amalfi Anno: dicembre 2020 Dimensione: A3  
  • Agnese Zavoli Tecnica: Acquaforte, metallo lavorato e stampe su carta giapponese Anno: 2024 Dimensione: variabili Descrizione: Il rizoma (da rizo-, radice, con il suffisso -oma, rigonfiamento) è una modificazione del fusto con principale funzione di riserva. È ingrossato, sotterraneo con decorso generalmente orizzontale e cresce orizzontalmente, con una struttura diffusiva, reticolare, anziché arborescente. Il rizoma è un anti-albero, un’anti-radice, un’anti-struttura. Può essere rotto, spezzato in un punto qualsiasi: la radice riprende a seguire l’una o l’altra delle sue linee per crearne altre, all’infinito, come un formicaio che prolifera inarrestabile per quante distruzioni parziali possa subire. A medesima immagine e somiglianza del rizoma, il reale si pone come una monade: figurante ed anadiomene, è oscura, tentacolare e ripiegata su e in se stessa. Aggrovigliata ed interconnessa, unità di misura principiale di ogni cosa, è paradossale sia come sia impossibile fornirne una rappresentazione unica o quantomeno approssimativa, che quanto instancabile sia l’uomo attraverso il proprio codice interpretativo, declinato in qualunque modalità, nel tentare di darle un definitivo aspetto. Il reale come angosciatemente indefinibile è il focus di questo lavoro, un installazione che invita il fruitore ad agire, a parteciparvi, a modificarla e venirne allo stesso tempo modificati. Attorno a lastre piegate che riflettono quanto malleabile sia l’esistenza, vi sono disposte stampe di cui è impossibile ricostruirne l’immagine originale. Il lavoro, come il reale, vive e prolifera nella sua multidimensionalità complessa indipendentemente dal fruitore: dai profondi segni intrecciati ottenuti attraverso l’acquaforte ad un puzzle dalla risoluzione impossibile, la partecipazione di chi osserva diventa fondamentale nel momento in cui ognuno, costruendo e modificando l’artificio precedente, manipola e viene manipolato dal reale stesso, investito dagli interstizi di quest’ultimo e sdoppiato senza poter far nulla per impedirlo. Le forme geometriche ed impersonali che si possono ricreare attraverso gli angoli fasulli in zinco e le parvenze inutili su carta, ricordano da un lato le opere di Donald Judd o Carl Andre, dall'altro espandono il rapporto uomo-spazio. Il reale che investe il fruitore è mutante, mutageno, invasore ed invasivo allo stesso tempo; è una sostanza intangibile che ci attraversa e ci manipola con essa. L'opera non è più un'interfaccia, un pretesto per poter relazionare l'essere umano con lo spazio come luogo occupato da distanze, sottolineature impersonali, industriali e geometriche, ma è la relazione tra l'individuo e l'universo che lo circonda come qualcosa che va costruito, esperito e cambiato tanto quanto esso muta chi lo abita. In definitiva, il reale come mutante, figurante, anadiomene e monadale ricalca perfettamente, anche se in una forma più insignificante e meno complessa, la storia della Rocca di Arignano, edificio storico che ha visto vite nascere e finire, guerre, domini, invasioni e amori cambiando con esse, snaturandosi e assumendo nuove connotazioni in miti e leggende, quasi fosse lo scheletro vuoto di un palcoscenico teatrale. Vuoto dopo ogni spettacolo, rimane sempre simile e mai uguale alla sua identità precedente, quasi fosse un'architettura indefinibile tante sono le creature che l'hanno plasmata.
  • Rocca di Arignano

    1.366,00 
    Domenico Sorrenti Tecnica: Mista su tela Anno: 2024 Dimensione: 80 x 70 cm
Torna in cima