Artàporter
  • E C H O E S

    409,00 
    Maria Carmela Vacca   Tecnica: acquerello su carta di amalfi Anno: dicembre 2020 Dimensione: A3  
  • Agnese Zavoli Tecnica: Acquaforte, metallo lavorato e stampe su carta giapponese Anno: 2024 Dimensione: variabili Descrizione: Il rizoma (da rizo-, radice, con il suffisso -oma, rigonfiamento) è una modificazione del fusto con principale funzione di riserva. È ingrossato, sotterraneo con decorso generalmente orizzontale e cresce orizzontalmente, con una struttura diffusiva, reticolare, anziché arborescente. Il rizoma è un anti-albero, un’anti-radice, un’anti-struttura. Può essere rotto, spezzato in un punto qualsiasi: la radice riprende a seguire l’una o l’altra delle sue linee per crearne altre, all’infinito, come un formicaio che prolifera inarrestabile per quante distruzioni parziali possa subire. A medesima immagine e somiglianza del rizoma, il reale si pone come una monade: figurante ed anadiomene, è oscura, tentacolare e ripiegata su e in se stessa. Aggrovigliata ed interconnessa, unità di misura principiale di ogni cosa, è paradossale sia come sia impossibile fornirne una rappresentazione unica o quantomeno approssimativa, che quanto instancabile sia l’uomo attraverso il proprio codice interpretativo, declinato in qualunque modalità, nel tentare di darle un definitivo aspetto. Il reale come angosciatemente indefinibile è il focus di questo lavoro, un installazione che invita il fruitore ad agire, a parteciparvi, a modificarla e venirne allo stesso tempo modificati. Attorno a lastre piegate che riflettono quanto malleabile sia l’esistenza, vi sono disposte stampe di cui è impossibile ricostruirne l’immagine originale. Il lavoro, come il reale, vive e prolifera nella sua multidimensionalità complessa indipendentemente dal fruitore: dai profondi segni intrecciati ottenuti attraverso l’acquaforte ad un puzzle dalla risoluzione impossibile, la partecipazione di chi osserva diventa fondamentale nel momento in cui ognuno, costruendo e modificando l’artificio precedente, manipola e viene manipolato dal reale stesso, investito dagli interstizi di quest’ultimo e sdoppiato senza poter far nulla per impedirlo. Le forme geometriche ed impersonali che si possono ricreare attraverso gli angoli fasulli in zinco e le parvenze inutili su carta, ricordano da un lato le opere di Donald Judd o Carl Andre, dall'altro espandono il rapporto uomo-spazio. Il reale che investe il fruitore è mutante, mutageno, invasore ed invasivo allo stesso tempo; è una sostanza intangibile che ci attraversa e ci manipola con essa. L'opera non è più un'interfaccia, un pretesto per poter relazionare l'essere umano con lo spazio come luogo occupato da distanze, sottolineature impersonali, industriali e geometriche, ma è la relazione tra l'individuo e l'universo che lo circonda come qualcosa che va costruito, esperito e cambiato tanto quanto esso muta chi lo abita. In definitiva, il reale come mutante, figurante, anadiomene e monadale ricalca perfettamente, anche se in una forma più insignificante e meno complessa, la storia della Rocca di Arignano, edificio storico che ha visto vite nascere e finire, guerre, domini, invasioni e amori cambiando con esse, snaturandosi e assumendo nuove connotazioni in miti e leggende, quasi fosse lo scheletro vuoto di un palcoscenico teatrale. Vuoto dopo ogni spettacolo, rimane sempre simile e mai uguale alla sua identità precedente, quasi fosse un'architettura indefinibile tante sono le creature che l'hanno plasmata.
  • Rocca di Arignano

    1.366,00 
    Domenico Sorrenti Tecnica: Mista su tela Anno: 2024 Dimensione: 80 x 70 cm
  • Valeria Frongia Tecnica: Olio su tela con applicazione di foglie d’oro, d’argento e rame Anno: ND Dimensione 50 x 70 cm Descrizione: Perché ciò che è mistero da sempre attrae? Perché un luogo attorno al quale girano delle leggende è sempre più affascinante? Perché crediamo ai fenomeni paranormali e ai fantasmi? Le storie e leggende che accompagnano la storia della Rocca di Arignano sono molteplici e tutte lasciano col fiato sospeso: fantasmi, epidemie scampate e tesori nascosti. Si narra infatti che la rocca fu abitata intorno alla fine del XIV secolo da una coppia di giovani sposi, e che il marito nutrisse una forte gelosia nei confronti della consorte. Il racconto dice che un giorno, in preda ad un raptus di follia, il giovane strangolò la propria sposa e ne gettò il cadavere in fondo ad un pozzo. Da allora si racconta che il fantasma della donna vaghi per Arignano e che addirittura al tramonto si affacci alla finestra più alta del castello. Nelle leggende e nelle mitologie di tutto il mondo è sempre per una buona ragione che i fantasmi infestano un luogo. Appaiono per ricordare a tutti che, in un dato momento della storia, in quel luogo è avvenuto un fatto grave e cruento; Sono un promemoria, il segno che il senso della morale, soprattutto quella offesa, sopravvive ai delitti. E rimane per chiedere giustizia. O almeno, un ricordo di compassione. Un altra formidabile leggenda legata a questo luogo vede come protagonista il noto alchimista medioevale Cagliostro. Si dice che all’interno della struttura lo studioso lavorò alla realizzazione della pietra filosofale, pietra capace di trasformare qualsiasi metallo in oro. Per questo nel quadro ho voluto inserire le foglie d’oro proprio nel simbolo alchemico ispirato alla pietra filosofale, quelle di rame per la costruzione della torre e quelle d’argento che simboleggiano gli astri luminosi, rombi che sono il capezzale di design delle Camere della Rocca. L’idea dal quale è nata quest’opera infatti, è voler creare una suggestione per mezzo di allusioni simboliche. Come il rombo, simbolo ambiguo, basta girare un quadrato trasformandolo in un rombo che tutto il suo significato cambia, il suo poggiare su un solo punto trasmette un senso di squilibrio e movimento. L’importanza di questo segno è visibile in tutte le epoche ed in tutte le aree culturali dell'antica Europa; rappresentazione simbolica della vulva e del triangolo pubico, è connesso alla fonte di vita, alla fertilità ed alla rigenerazione. Rigenerazione come quella avuta da questo splendido castello medievale, un passato pieno di fascino e mistero che il restauro ha arricchito con elementi nuovi riuscendo a creare l’unione tra passato e futuro in perfetto equilibrio ed armonia.  
  • Different Lamps   Tecnica: Light Design supported by Artificial Intelligence Anno: 2024 Dimensione: 120 x140 cad. Dimensione con cornice: 220×160 (la composizione) Descrizione: La nostra installazione artistica prende il nome di “Future Behind You" ed nasce attraverso l'utilizzo e la sperimentazione delle nuove e neofite AI. Questi androidi (o versioni futuristiche della stessa umanità) nati grazie all’intelligenza artificiale, vengono in seguito contaminati dalla luce e dalla natura manualmente, volendo trasmettere e comunicare una realtà e un mondo, quello attuale, che accogliesse le nuove tecnologie senza timore, apportando un contributo in chiave artistica. Ma resta la parte umana la vera protagonista: senza di essa infatti, l’opera risulterebbe priva di un importantissimo elemento emotivo. Posizionandosi centralmente all’opera di spalle, diventa chiaro che il “Futuro”, verso il quale veniamo proiettati ogni giorno e di cui si parla sempre e solo in maniera così astratta, resta solo “dietro” di noi, i suoi primi responsabili: questo, ed è importante ricordarlo, sarà sempre e solo come vorremo che sia, rispetto all’utilizzo che sceglieremo di farne e le azioni che decideremo di intraprendere.
  • Contatto fisico

    615,00 
    Rosaria Di Dio Tecnica: Acrilico e pastelli ad olio su tela in cotone Anno: 2023 Dimensione: 80 x 80 cm Descrizione: L’indissolubile necessità per la nostra esistenza e per la nostra umanità, senza non esisteremmo e tantomeno avrebbe un senso per la nostra presenza nel disegno della vita, per questo la mia necessità di rappresentarlo, di raffigurarlo secondo il mio stato d’animo, dipingendo in un contatto protettivo, a scudo delle fragilità e solitudine e per dare espressione alle tante sofferenze soffocate, molto spesso chiuse dietro all’incapacità e alla paura di amare.
  • Rosaria Di Dio Tecnica: Acrilico su tela in cotone Anno: 2024 Dimensione: 90 x 80 cm Descrizione: Tra il cielo e il mare… l’immensa solitudine, riempita dal sogno di un solo essere umano… la sua fantasia, il suo spirito, la sua anima, la sua arte.
  • Akindness

    888,00 
    Rosaria Di Dio Tecnica: Acrilico e pastelli ad olio su tela in cotone Anno: 2023 Dimensione: 120 x 80 cm Descrizione: In ogni gesto di gentilezza vedo la bellezza, la delicatezza è l’armonia dell’animo umano che si colora delle nostre fragilità, senza le quali, la nostra vita sarebbe solo un atto di pura forza e di sopravvivenza.
  • Aldo Menghevoli Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione: 50 x 70 cm Descrizione: Quadro che rappresenta il distacco e l'indifferenza dei giorni nostri di fronte alle tragedie, viste dallo schermo di una tv, di un pc o di uno smartphone. Tutto diventa un film, la terrazza bar è uno sguardo dall'alto, freddo e distaccato della festa in atto, mentre sotto lo scoppio di un ordigno nucleare in lontananza non sembra neanche scalfirla.
  • Martini

    163,00 
    Giulia Cerizza   Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2022 Dimensione: 50cm x 50cm Descrizione: Un drink può fare evadere dai problemi, senza contorni ne contesto.
  • FlaVenti   Tecnica: Acrilico, stucco e seta su tela Anno: 2024 Dimensione: 70cm x 50cm Descrizione: La metamorfosi di un impiegato. La quotidianità agghindata dall'accessorio principe dell'impiegato, la cravatta, scioglie i suoi nodi, passa oltre, termina il suo compito un po' posticcio con la fine dell'attività lavorativa. Non solo si slaccia ma vi è un taglio netto, viene recisa, sciogliendosi in una poltiglia dorata. Una rappresentazione grottesca del lato "turpe" del lavoro ma anche del suo lato "appagante" che si fondono assieme e rimangono immobili come lava, a celebrarne il ricordo.
  • Sabina Giulianelli Tecnica: Misto su tela, plastica, corda, vernici, acquerelli, alcol e pennarelli Anno: 2023 Dimensione: 150 x 98 cm Descrizione: Il Dipinto è nato da un sogno portato direttamente dal mare e come il mare dolce e tumultuoso, in cui lasciarsi cullare. Non possiamo sfuggire dal dolore, ognuno di noi ha le proprie battaglie che si porta dentro, e gli occhi di chi ha sofferto sono tutti uguali e ti puoi fidare solo di chi è disposto a perdere quanto te, e solo in tutto questo ci si protegge a vicenda!
  • In-fusione

    478,00 
    Sabina Giulianelli Tecnica: Tela con cemento ed infusi; caffè, zenzero, zafferano,rosa canina, polvere di cobalto e foglia oro Anno: 2024 Dimensione: 80 x 80 cm Descrizione: In fusione o infusione, nell'infusione, nel miscelarsi ci si unisce, quando nelle relazioni siamo disposti a cedere, a lasciar andare, si rilasciano endorfine magiche naturali  e spontanee, ci si fonde per creare qualcosa di nuovo.
  • Sabina Giulianelli Tecnica: Mista su tela, vernice, acrilico e acquerello Anno: 2024 Dimensione: 63 x 95 cm Descrizione: In uno sguardo ci vedi tutto, bastano 7 secondi per farsi un’idea di una persona, eppure in tutto quello che vedi non puoi immaginare il mare inesplorato che racchiude. Il dipinto è costituito da pennellate organizzate e sinuose che si susseguono e si rincorrono come fosse un gioco  di sguardi in un ballo di seduzione.
  • Esplodo

    1.776,00 
    Chiara Colombo Tecnica: Olio su alluminio Anno: 2023 Dimensione: 70 x 100 cm

  • Rifletto

    1.776,00 
    Chiara Colombo Tecnica: Olio su alluminio Anno: 2023 Dimensione: 70 x 100 cm

  • Ti parlo

    1.776,00 
    Chiara Colombo Tecnica: Olio su alluminio Anno: 2023 Dimensione: 70 x 100 cm

  • Ti ascolto

    1.776,00 
    Chiara Colombo Tecnica: Olio su alluminio Anno: 2023 Dimensione: 70 x 100 cm

  • Ti penso

    1.776,00 
    Chiara Colombo Tecnica: Olio su alluminio Anno: 2023 Dimensione: 70 x 100 cm

  • Foglia

    2.322,00 
    Chiara Colombo Tecnica: Matita, fusaggine e acrilici su carta e tela Anno: 2023 Dimensione: 35 x 127 cm

Torna in cima