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Maria Rita Morabito Tecnica: Fotografia su stampa Fine Art Dimensione: 60 x 40 cm Anno: 2022 Descrizione: Nel mezzo del deserto egiziano, quattro isole spuntano in mezzo al nulla
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Maria Rita Morabito Tecnica: Fotografia su stampa Fine Art Dimensione: 75 x 55 cm Anno: 2022 Descrizione: La foto scattata dalla riva del Tevere mostra la bellezza della città eterna, in contrasto con ciò che accade al di sotto, indicato dalla tenda sulla sinistra. Ad enfatizzare questo senso di malinconia, i toni del blu.
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Maria Rita Morabito Tecnica: Fotografia su stampa Fine Art Dimensione: 60 x 40 cm Anno: 2022 Descrizione: Scattata dal fondo del pozzo di San Patrizio, la geometria del pozzo trascina verso l'alto
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Maria Rita Morabito Tecnica: Fotografia su stampa Fine Art Dimensione: 75 x 55 cm Anno: 2022 Descrizione: Tutto il calore di una terra, dal vecchio muro scaldato dai raggi del sole al rosso fuoco dei peperoncini.
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Tommaso Pensa Tecnica: Mista su tavola Anno: 2019 Dimensione senza cornice: 70 × 50 cm Descrizione: L'assenzio. Una rivisitazione dell'opera Assenzio di Edgar Degas. La figura femminile, intenta a bere è offuscata dall'assenzio, erba dalla quale si ricava una bevanda alcolica di colore verde utilizzata a fine 1800 come una "droga" ricreativa. La patina di cera oscura la visione.
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Cristina Ricatti Tecnica: Acrilico su tela Anno: ND Dimensione: 50 x 40 cm
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Lucia Dibi Dimensione: 46 x 64 x 4 cm Anno: 2021 Descrizione: E’ la città e la sua quotidiana casuale banalità ad attrarmi; cerco di fissare questi frammenti di storia urbana in file digitali che poi riduco, semplificandoli, a poche linee per poi reinterpretarli manualmente pittoricamente e inserirli infine in uno spazio/cornice riciclato dal suo uso di scarto quotidiano.Questo lavoro fa parte di una serie dove tutte le opere sono intitolate con la lettera Q seguita da un numero e indicano la sequenza dei giorni e i progetti a cui ho lavorato nel periodo di quarantena a partire dai mesi di febbraio e marzo 2020.
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Adriana Cernei Tecnica: Acrilyc fluid su tela Anno: ND Dimensione senza cornice: 50 x 70 cm
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Grazia Moroni Tecnica: Mosaico di vetro colorato dicroico e specchio, su pannello di legno Anno: 2022 Dimensioni senza cornice: 40 x 60 cmDescrizione: Mi sono immaginata “EMILY” la SPOSA CADAVERE” di TIM BURTON,come una gotica e psychedelica Vergine Maria.Liberamente ispirata alla “VERGINE DI GUADALUPE”.
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Tecnica: Pastello su cartaAnno: 2022Dimensione senza cornice: 50 x 60 cmDescrizione: "Ô toi qui le savais" (A Une passante)
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MORB Tecnica: Tecnica mista su acciaio Anno: 2021 Dimensione: 50 x 60 cm Descrizione: Materializzazione sotto forma di sogno e illusione
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Yyurize Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 50 x 70 cm Quest'opera d'arte incarna la solitudine e la contraddizione della vita attraverso la rappresentazione di una figura umana dal corpo nudo, ma con una testa che si trasforma in un tronco d'albero ormai morente. Questa figura è al centro del dipinto, ma la sua presenza è sovrastata dalla sua condizione, simboleggiata dalla testa arborea, che evoca l'immobilità e l'incapacità di crescere e prosperare come la natura circostante. Il paesaggio intorno è un mare di rose, splendide e rigogliose, che si estende all'infinito. Le rose sono in pieno fiore, sono cariche di vita e vitalità. Tuttavia, questa figura umana con la testa di tronco d'albero è isolata in mezzo a questo mare di bellezza. Le rose, anche se meravigliose, non possono donare nulla a questa figura. Non possono dare frutti o fiori, poiché la figura è intrappolata nella sua condizione immutabile. L'artista ha creato un contrasto drammatico tra la bellezza lussureggiante e l'abbondanza delle rose e la solitudine e la staticità della figura centrale. Questo contrasto mette in evidenza la fragilità e l'effimero della vita umana, la sua incapacità di prosperare in un mondo in cui la bellezza e la vitalità abbondano, ma dove la sua condizione gli impedisce di partecipare pienamente a questa bellezza. È un dipinto che invita a riflettere sulla condizione umana, sulla solitudine e sulla nostra lotta per trovare significato e bellezza in un mondo che può sembrare a volte indifferente alle nostre sofferenze e alle nostre aspirazioni.
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Yyurize Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 50 x 70 cm Nel quadro, il protagonista è una figura maschile elegantemente vestita, ma la sua testa è una struttura composta interamente da pale di fico d'India. Questa testa è coronata da veri frutti di fico, creando un contrasto sorprendente tra l'elemento umano e la natura. La figura sembra accasciarsi sul pavimento, in parte legata al terreno, come se fosse una parte essenziale del paesaggio desertico della Calabria, terra natale dell’artista. Lo sfondo del quadro rappresenta un territorio arido e desolato, con colori caldi e sabbiosi che richiamano le tonalità tipiche di quella regione. Il cielo è dipinto con un azzurro brillante, simile all'acqua, creando un forte contrasto con la terra secca e arida sottostante. Questo quadro evoca una sensazione di connessione profonda tra l'uomo e la terra, un'armonia tra l'elemento umano e la natura circostante. L'uso di colori vivaci e accesi sottolinea l'energia e la vitalità di questo territorio, mentre la testa di fichi d'India rappresenta la natura come parte integrante dell'identità umana. È un'opera d'arte che invita a riflettere sulla relazione tra l'uomo e l'ambiente circostante, sulla sua origine e la sua appartenenza alla terra.
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Yyurize Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 50 x 70 cm Il dipinto intitolato "La Custode della Terra" cattura lo spettatore con la sua immagine suggestiva e simbolica. Al centro della tela, una figura femminile è seduta su una duna desertica. La donna è avvolta in una vestaglia semplice, un indumento casalingo, che contrasta con l’ambiente circostante. Il suo volto, o meglio, ciò che dovrebbe essere il suo volto, è una trasformazione surreale della realtà. Al posto della testa umana, spunta il tronco di un albero, un possente e antico albero che si erge verso il cielo. I rami si estendono fino all'estremità superiore del quadro, come se cercassero di sfondare i confini della tela stessa, come se l'essenza della donna fosse intrappolata in un mondo fisico limitato. In questo quadro, la donna rappresenta una sorta di divinità terrena, la custode di un mondo in cui la natura e l'umanità si fondono in un'unica entità. La vestaglia indica la sua intima relazione con la terra, mentre il tronco dell'albero suggerisce un desiderio di andare via, un desiderio di uscita. È un'immagine che ci ricorda la nostra responsabilità di preservare e proteggere il nostro mondo, poiché la terra è la nostra casa e il luogo in cui dobbiamo restare.
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Luca Pontrandolfo Anno: 2023 Dimensione: 60cm.x40cm. Tecnica: Digitale, Foto Descrizione: Scatto singolo. Visioni, occhio e mente