Artàporter

Olio

  • Enrico Pollero Dimensione senza cornice: 60x90cm Dimensione con cornice: 70x100cm Anno:2021  
  • Corrente

    1.024,00 
    Gian Guido Grassi   Tecnica: Olio e acrilico Anno: 2020 Dimensione: 50cm x 70cm Dimensione con cornice: 53cm x 73cm Descrizione: Un uomo e una donna, coinvolti in una danza simbiotica, sfidano il vento che li sferza impetuoso, rendendo tangibile la loro emozione. Le vesti si fondono dinamicamente, l'aria azzurra si mescola al rosa del costume di lei. I corpi, l'atmosfera e lo sfondo naturale dialogano tra loro, in un incontro fluido. L'atteggiamento e la postura delle figure sono orientati positivamente al futuro.
  • Happy hour

    1.084,00 
    Rosanna Piervittori Dimensione: 33x53cm Anno: 2020  
  • Nudo

    1.084,00 
    Francesca Brivio Dimensione SENZA cornice: 50 x 70 x 1,5 Anno: 2022 Descrizione: olio su tela
  • Abundancia

    1.084,00 
    Nora Gonzalez Tecnica: Mista Anno: 2022 Dimensioni senza cornice: 70 x 100 cm Descrizione: Abbondanza allo stato naturale, accettando la prosperità nella mente, si entra in un stato di coscienza in cui si riconosce che la vera fonte di ogni bene è dentro di noi, le frutte è la doratura.
  • Seguimi

    1.085,00 
    Daniela Ferrier Dimensione:70x90cm Anno:2020
  • Apocalypse WOW!

    1.085,00 
    Riccardo Fissore Dimensione: 100x80 cm Anno: 2013    
  • Valeria Frongia Tecnica: Olio Anno: 2023 Descrizione: Cara Donna, Posta sul piedistallo Sei importante, sei perfetta Vertigini ed equilibrio Ci sei salita o ti hanno elevata ad esso? Crei la tua identità o la costruisci sulle altrui aspettative? Le rispetti o le deludi? Là sopra non ti è concesso essere imperfetta Su di te l’ombra L’ombra è in attesa L’attesa che desideri L’attesa che non vuoi L’attesa che devi L’attesa dell’amore L’ombra del dolore Tu sei a nudo Tra le tue luci e le tue ombre Che peso ha il tuo piedistallo?
  • Metro

    1.175,00 
    Stefania Eucalipti Tecnica: Olio Anno: 2010 Dimensione senza cornice: 150 x 80 cm Descrizione: Mi trovavo un pomeriggio nella metropolitana di Roma quando notai questa scena; improvvisamente quella indifferenza tra le persone che si vive nei contesti metropolitani mi diede un senso di spaesamento, di vuoto, di invisibilità: ero li presente ma nessuno mi vedeva. La folla è emersa con la nascita della città e dei grandi centri urbani e già artisti quali esempio Munch hanno indagato sulle sensazioni vissute dagli uomini nei nuovi contesti abitativi.  
  • Joy Moore Dimensione: 70 x 100 cm Anno: 2017 Descrizione: Questo dipinto è ispirato dal mio amore per gli alberi, la loro forma e il loro colore. Riguarda anche la ricchezza della pittura e della luce. La sensazione che miro a creare è la sensazione della luce che cade sugli alberi, sottolineando l'incredibile gamma di verdi, gialli e blu.
  • Riccardo Fissore Dimensione: 100x80 cm  
  • In libertà

    1.221,00 
    Daniela Ferrier Dimensione:70x100cm Anno:2019
  • Piazza Carignano

    1.221,00 
    Bruno Casetta Anno: 2022 Descrizione: Piazza Carignano, energie notturne.
  • Mare d’inverno

    1.288,00 
    Paola Panero Dimensione: 160x70 cm Anno: 2021 Descrizione: Veduta marina dai colori tenui tipici invernali.
  • Mossi dal vento

    1.297,00 
    Gian Guido Grassi   Tecnica: Olio e acrilico Anno: 2023 Dimensione: 70cm x 90cm Dimensione con cornice: 73cm x 93cm Descrizione: Una coppia si lascia trasportare dal moto ondeggiante di un vento estivo, che si rispecchia nelle spighe del paesaggio in cui sono immersi. La solarità e l'energia della scena viene esaltata dai colori gialli e bruni, unione tra terra e raggi solari. L'insieme comunica armonia tra esseri umani e fenomeni naturali.
  • Danae

    1.301,00 
    Marianna Pagliero Dimensione: 40x120cm Anno: 2020
  • Giulia Soren Tecnica: Olio, Smalto Anno: 2023/24 Descrizione: "someone else's fantasy, everyone's nightmare" (it:la fantasia di altri, l'incubo di tutti) é un'opera composta da due pannelli di legno di egual misura (25x35cm) dipinti ad olio. L'opera esprime il concetto di giudizio e scrutinio a cui le donne sono costantemente sottoposte. Il corpo delle donne non é mai solo e unicamente loro ma costantemente utilizzato, sessualizzato e giudicato. Tutto ciò che non é sessualizzabile o fruibile viene spesso guardato con schifo e vergogna, il ciclo mestruale é un esempio lampante, di quanto qualcosa di naturale venga schifato dagli uomini e generalmente trattato con vergogna, ma ugualmente si può parlare di peli, di quello che sono considerati difetti, di sottopeso e sovrappeso o di invecchiamento.
  • Matched!

    Stato confusionale

    1.354,00 
    Zizzi's Dimensione: 125x125 cm Anno: 2009 Puoi trovare quest'opera da: Knowhere Studios
  • Joy Moore Dimensione: 100x80cm Anno: 2016
  • Isabella Sartoris   Tecnica: Olio su tela Anno: 2021 Dimensione: 150cm x 145cm Descrizione: La mia vita immaginaria mi ha guidata a realizzare da tre anni a questa parte, una serie di dipinti dedicati al concetto di metamorfosi interiore e di identità. Per metamorfosi interiore intendo un processo composto da tre fasi essenziali: la distruzione, la creazione e la rinascita. Queste si presentano ciclicamente nella vita di ognuno, senza sancire né un inizio né una fine: si tratta di un movimento continuo la cui origine combacia con la sua conclusione. Col dipinto proposto in questa sede, l'intento è stato quello di dare un'accezione positiva alla distruzione, nonché prima fase del processo metamorfico: per accogliere qualcosa di nuovo, bisogna per forza lasciar andare qualcos’altro. Essendo un mutamento interiore quello che porto, si tratterebbe di lasciar andare qualcosa che fino a quel momento componeva la nostra persona; è la morte di una parte di sé. Seppur questa descrizione sembra avere un risvolto negativo, in realtà è il momento che mette in moto la forza creatrice che ci permetterà di assumere una forma diversa, sempre più coerente a noi stessi; motivo per cui ho rappresentato il soggetto che regge sé stesso: chi regge è la parte di noi che sopravvive al cambiamento, ciò che fa rimanere l’individuo sempre lui e nessun altro. Chi viene retto, il corpo privo di vita, è ciò che viene lasciato andare, ciò che non lo riguarda più. I volti sono volutamente assenti, questo perché l’identità di una persona viene riconosciuta proprio attraverso i tratti somatici del viso. Quest’ultimo determina chi sei. Nel caso del mio racconto ciò che è soggetto al processo metamorfico è la persona, che non è mai uguale a sé stessa, bensì, appunto, sempre soggetta al cambiamento. Dipingerle un volto l’avrebbe bloccata in una forma che poco dopo non sarebbe più stata sua e, perciò, sarebbe stato antitetico rispetto al significato da me attribuitogli.
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