Artàporter
  • Elvis

    2.711,00 
    Piero Masia Dimensione:80x50 cm Anno: 2021 Descrizione: Parte della serie dedicata ai musicisti che più hanno influenzato la carriera d'artista di Pietro Masia.
  • Elvis

    2.711,00 
    Piero Masia Tecnica: Stampa in fine art, tiratura 5 copie Anno: 2021 Dimensione senza cornice: 29,7 x 42 cm Passpartout bianco 5 cm   Descrizione: Parte della serie dedicata ai musicisti che più hanno influenzato la carriera d'artista di Pietro Masia.
  • Dirupi

    1.175,00 
    Frezio Tecnica: Smalto Anno: 2020 Dimensione senza cornice: 100×100 cm
  • Alessio Rodiani Anno: 1972 Dimensione senza cornice: 60 x 80 cm Dimensione con cornice: 68 x 88 cm
  • Agnese Zavoli Tecnica: Acquaforte, metallo lavorato e stampe su carta giapponese Anno: 2024 Dimensione: variabili Descrizione: Il rizoma (da rizo-, radice, con il suffisso -oma, rigonfiamento) è una modificazione del fusto con principale funzione di riserva. È ingrossato, sotterraneo con decorso generalmente orizzontale e cresce orizzontalmente, con una struttura diffusiva, reticolare, anziché arborescente. Il rizoma è un anti-albero, un’anti-radice, un’anti-struttura. Può essere rotto, spezzato in un punto qualsiasi: la radice riprende a seguire l’una o l’altra delle sue linee per crearne altre, all’infinito, come un formicaio che prolifera inarrestabile per quante distruzioni parziali possa subire. A medesima immagine e somiglianza del rizoma, il reale si pone come una monade: figurante ed anadiomene, è oscura, tentacolare e ripiegata su e in se stessa. Aggrovigliata ed interconnessa, unità di misura principiale di ogni cosa, è paradossale sia come sia impossibile fornirne una rappresentazione unica o quantomeno approssimativa, che quanto instancabile sia l’uomo attraverso il proprio codice interpretativo, declinato in qualunque modalità, nel tentare di darle un definitivo aspetto. Il reale come angosciatemente indefinibile è il focus di questo lavoro, un installazione che invita il fruitore ad agire, a parteciparvi, a modificarla e venirne allo stesso tempo modificati. Attorno a lastre piegate che riflettono quanto malleabile sia l’esistenza, vi sono disposte stampe di cui è impossibile ricostruirne l’immagine originale. Il lavoro, come il reale, vive e prolifera nella sua multidimensionalità complessa indipendentemente dal fruitore: dai profondi segni intrecciati ottenuti attraverso l’acquaforte ad un puzzle dalla risoluzione impossibile, la partecipazione di chi osserva diventa fondamentale nel momento in cui ognuno, costruendo e modificando l’artificio precedente, manipola e viene manipolato dal reale stesso, investito dagli interstizi di quest’ultimo e sdoppiato senza poter far nulla per impedirlo. Le forme geometriche ed impersonali che si possono ricreare attraverso gli angoli fasulli in zinco e le parvenze inutili su carta, ricordano da un lato le opere di Donald Judd o Carl Andre, dall'altro espandono il rapporto uomo-spazio. Il reale che investe il fruitore è mutante, mutageno, invasore ed invasivo allo stesso tempo; è una sostanza intangibile che ci attraversa e ci manipola con essa. L'opera non è più un'interfaccia, un pretesto per poter relazionare l'essere umano con lo spazio come luogo occupato da distanze, sottolineature impersonali, industriali e geometriche, ma è la relazione tra l'individuo e l'universo che lo circonda come qualcosa che va costruito, esperito e cambiato tanto quanto esso muta chi lo abita. In definitiva, il reale come mutante, figurante, anadiomene e monadale ricalca perfettamente, anche se in una forma più insignificante e meno complessa, la storia della Rocca di Arignano, edificio storico che ha visto vite nascere e finire, guerre, domini, invasioni e amori cambiando con esse, snaturandosi e assumendo nuove connotazioni in miti e leggende, quasi fosse lo scheletro vuoto di un palcoscenico teatrale. Vuoto dopo ogni spettacolo, rimane sempre simile e mai uguale alla sua identità precedente, quasi fosse un'architettura indefinibile tante sono le creature che l'hanno plasmata.
  • Matched!

    Amazzonia

    3.387,50 

    Antonio Palmisani

    Tecnica: Mista Anno: ND Dimensioni con cornice: 130 x 80 cm Puoi trovare quest'opera da: Off Topic
  • Michele Rizzi   Tecnica: Acciaio . ferro, smalto spray trasparente Anno: 2022 Dimensione: 247x70x40cm Descrizione: "Star man is waiting for you 247" is a sculpture that is part of the "condensation dispersion of matter" sculpture cycle. Star man is waiting for someone to arrive on his planet and is intent on scanning the universe. The sculpture has a double aesthetic value, archaic and futuristic and is made with thousands of assembled metal elements. In this sculpture the base is also particular, which is itself a sculpture. This sculpture too is intended as an archaeological find from the future and has a double aesthetic value, "primitive and futuristic" at the same time. Magnetic and evocative.    
  • Giulia Soren Tecnica: Olio, Smalto Anno: 2023/24 Descrizione: "someone else's fantasy, everyone's nightmare" (it:la fantasia di altri, l'incubo di tutti) é un'opera composta da due pannelli di legno di egual misura (25x35cm) dipinti ad olio. L'opera esprime il concetto di giudizio e scrutinio a cui le donne sono costantemente sottoposte. Il corpo delle donne non é mai solo e unicamente loro ma costantemente utilizzato, sessualizzato e giudicato. Tutto ciò che non é sessualizzabile o fruibile viene spesso guardato con schifo e vergogna, il ciclo mestruale é un esempio lampante, di quanto qualcosa di naturale venga schifato dagli uomini e generalmente trattato con vergogna, ma ugualmente si può parlare di peli, di quello che sono considerati difetti, di sottopeso e sovrappeso o di invecchiamento.
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