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Aurora Lamberti Dimensione: 50x70cm Anno: 2022 Descrizione: Ho ripercorso lo stile della font tipico della Lettera22, ritagliato ogni lettera dell'alfabeto e poi scansionato tutto alla stampante creando una texture dinamica. Mi sono fatta ispirare dalla prima palette di colori con cui venne prodotta la storica macchina da scrivere. Nella parte inferiore dell'opera vi sono tutte le componenti della macchina tradotte con un movimento ondulatorio quasi come se fossero una traccia del quotidiano, esattamente come la Olivetti Lettera 22. La font scelta per l'opera mette in comunicazione lo storico e il contemporaneo, il colore blu richiama il vecchio inchiostro della machina da scrivere.
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Guido Coniglio Dimensione con cornice: cm Anno: 2022 Descrizione: Elaborato per la call "20xL22"
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Marco Polenta Dimensione: 50x70cm Anno: 2022 Descrizione: Ho cercato il minimalismo e l'essenzialità, ma anche le infinite potenzialità espressive (nella forma di fogli che ne fuoriescono) di una macchina meravigliosa come la Lettera 22 (a casa da bambino avevamo una appena più moderna Lettera 32, della quale adoravo il design e l'odore dei rulli di inchiostro).
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Riccardo Cervelli Dimensione: 50x70cm Anno: 2022 Descrizione: L'opera riprende i premi principali che l'iconica macchina da scrivere Olivetti Lettera 22 ha ricevuto nel corso del tempo, lasciando spazio per premi e riconoscimenti futuri.
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Cristina Paveri Dimensione: 50x70cm Anno: 2022 Descrizione: Il collage digitale “Profili d’autore” celebra quattro tra i grandi autori e giornalisti – Enzo Biagi, Oriana Fallaci, Indro Montanelli e Pier Paolo Pasolini – conquistati dal migliore oggetto di design del secolo, la macchina da scrivere Olivetti Lettera 22. Il cerchio dei colori della prima serie di macchine da scrivere prodotte e lo schizzo del profilo della Lettera 22 di Marcello Nizzoli sono tratti dall’Archivio Storico Olivetti.
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Sara Camy Dimensione: 30cmx30cm Anno: 2021 Descrizione: Il filo invisibile che tiene unite le persone
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Pablo Tecnica: Stampa ai sali d’argento Anno: 2019 Dimensione senza cornice: 21 × 30 cm Dimensione con cornice: 32 × 46 cm
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Valentina Romeo Dimensione: 50x70 cm Anno: 2022 Descrizione: Un libro che racconta la ricerca di sé stessi, del rispetto verso il proprio essere. Partendo dall’aggiungere degli elementi visuali alla prosa di Herman Hesse, per arrivare a far visualizzare un ulteriore lettura del del romanzo Siddharta, le illustrazioni di bonsai, “piante in vaso” che vengono plasmate dal bonsaista “a propria immagine e somiglianza”, si lega al concetto di “cercare se stessi”. Il fatto di essere umani ci accomuna di una condizione perenne di insoddisfazione e di ricerca di qualcosa che vada oltre la banale apparenza e realtà dei fatti, ognuno cerca di andare oltre la realtà materiale per accedere a quella inconoscibile e astratta, superando tempo e spazio. La religione, la lettura, il teatro e in generale l’arte, permettono di varcare la porta tra mondo reale e mondo immaginario, quello spazio dentro di noi dove facciamo i conti con chi siamo e con chi vorremmo essere. Siddharta riesce, attraverso il silenzio, ad ascoltare tutti gli insegnamenti dalle voci e dai rumori della Natura, ciò permette di accettare il divenire incessante del mondo e di cercare senza affanni il suo mistero. Rispetto e consapevolezza di se stessi, permettono di poter essere equilibrati nei comportamenti con gli altri esseri umani e con ambiente. Ti rispetti?Cerchi di diventare una persona migliore? Rispetti gli altri?
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Maurizio Mafucci Dimensione: 50x70cm Anno: 2022 Descrizione: L'opera da me proposta gioca sul doppio senso della silhouette laterale della L22 inserita in una rosa dei venti, (linea che si presta sia alla forma di lancia della Rosa dei venti, che alle foglie stilizzate) e dal doppio senso letterale dato dal numero 20.
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Patrizia Levi Tecnica: Stampa su tela Anno: 2015 Dimensioni senza cornice: 42,5 x 42,5 cm Dimensioni con cornice: 40 x 40 cm Descrizione: La bevuta del coccodrillo.
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Mauro Moriconi Tecnica: Stampa su legno e resina Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 100 x 100 cm Descrizione: La serie "Tondo's" di Mauro Moriconi ruota attorno al cruciale concetto di immagine e della sua rappresentabilità…La sperimentazione si spinge oltre giungendo a modificare il supporto prima dello scatto, che di fatto non avviene. Dalle lucide superfici, quasi riflettenti, emergono paesaggi onirici non antropizzati, agglomerati di cromie che rimandano a fantasiose geografie di memoria ghirriana e a straordinari mondi interiori. La visione di tali scorci mette in crisi la percezione, sia dell’occhio umano che della macchina fotografica, confonde il senso di realtà e d’illusione, stimolando nell’osservatore surreali pareidolie che lo inducono a riconoscere nell’amorfismo qualcosa di riconducibile al piano del reale.
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Mauro Moriconi Tecnica: Stampa su legno e resina Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 100 x 100 cm Descrizione: La serie "Tondo's" di Mauro Moriconi ruota attorno al cruciale concetto di immagine e della sua rappresentabilità…La sperimentazione si spinge oltre giungendo a modificare il supporto prima dello scatto, che di fatto non avviene. Dalle lucide superfici, quasi riflettenti, emergono paesaggi onirici non antropizzati, agglomerati di cromie che rimandano a fantasiose geografie di memoria ghirriana e a straordinari mondi interiori. La visione di tali scorci mette in crisi la percezione, sia dell’occhio umano che della macchina fotografica, confonde il senso di realtà e d’illusione, stimolando nell’osservatore surreali pareidolie che lo inducono a riconoscere nell’amorfismo qualcosa di riconducibile al piano del reale.
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Mauro Moriconi Tecnica: Stampa su legno e resina Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 100 x 100 cm Descrizione: La serie "Tondo's" di Mauro Moriconi ruota attorno al cruciale concetto di immagine e della sua rappresentabilità…La sperimentazione si spinge oltre giungendo a modificare il supporto prima dello scatto, che di fatto non avviene. Dalle lucide superfici, quasi riflettenti, emergono paesaggi onirici non antropizzati, agglomerati di cromie che rimandano a fantasiose geografie di memoria ghirriana e a straordinari mondi interiori. La visione di tali scorci mette in crisi la percezione, sia dell’occhio umano che della macchina fotografica, confonde il senso di realtà e d’illusione, stimolando nell’osservatore surreali pareidolie che lo inducono a riconoscere nell’amorfismo qualcosa di riconducibile al piano del reale.