-
Tecnica: Fotografia Dimensione: 72 x 108 cm Anno: 2021 Descrizione: All’interno della riserva naturale orientata del bosco di Malabotta, sui Monti Nebrodi, in Sicilia si trovano i “Patriarchi del Bosco”, querce secolari di età pluricentenaria con fusti di oltre due metri di diametro. Questi alberi furono i protagonisti del mio progetto fotografico “Breath”, shooting collettivo-esperienziale in Natura. Corpi nudi che, creando una connessione tra loro partono dalla terra come radici, e finiscono per innalzarsi sù tra i rami. Simboleggiano la profonda e antica connessione con la Natura che fa parte di tutti noi e che in questa società viene spesso ignora.
-
Looartarot Tecnica: Tecnica Mista Dimensione: 60 x 80 cm Anno: 2023 Descrizione: Esplosione di gravità è la proiezione di ciò che vedo andando oltre i confini
-
Looartarot Tecnica: Tecnica Mista Dimensione: 70 x 100 cm Anno: 2023 Descrizione: Galaxy è stata la proiezione di ciò che vedo andando oltre i confini
-
Looartarot Tecnica: Tecnica Mista Dimensione: 80 x 100 cm Anno: 2023 Descrizione: Esplosione di gravità è stata la proiezione di ciò che vedo andando oltre i confini.
-
Valeria Frongia DIMENSIONE: 65x90 TECNICA: Mista (spray su tela, foglie d’argento, stucco, resina e cornice di nastro di raso) ANNO: 2024 DESCRIZIONE: Tra i miti e leggende sarde vi sono gli affascinanti racconti sulle Janas. Si dice che siano fate, streghe e creature divine depositarie di antichi saperi, spesso poste a custodia di introvabili tesori. Le Janas venivano descritte come piccole donne bellissime, dalla pelle molto delicata, infatti, operavano di sera, in quanto il sole avrebbe ustionato la loro pelle delicata, uccidendole. Ciò che le caratterizzava più di qualsiasi altra cosa era però la loro doppia natura benevola/malefica. Si narra che di notte visitassero i neonati, decretandone il futuro. Le piccole creature visitavano non solo i bambini ma anche gli adulti, esse apparivano durante la notte chiamando per tre volte la persona che avevano scelto con l’intento di portarla a vedere i loro inestimabili tesori. Se la persona si dimostrava onesta e non tentava di rubare, sarebbe stata ricompensata per sempre, altrimenti tutto quello che avrebbe toccato si sarebbe trasformato in carbone e cenere. Abitavano in piccole dimore, casette da loro stesse scavate nella roccia, le Domus de Janas che in sardo significa “case delle fate”. Nelle Domus de Janas sono presenti in maniera quasi ossessiva le protomi taurine, del tutto simili alla pianta delle Tombe dei Giganti. Forza impetuosa, possente figura, virilità e imprevedibilità: ecco il toro. Il simbolo della testa di Toro, veniva anche associato all’apparato riproduttivo femminile, nello specifico della Dea Madre, sancendo l’inizio del culto doppio Dea Madre – Dio Toro. Gli studi sul Neolitico e i vari scavi fatti sull’isola hanno portato gli archeologi a rilevare l’estrema importanza della figura del toro per l’uomo preistorico sardo. Il toro fu l’animale preminente della cultura e dell’arte neolitica dell’isola, se non addirittura l’esclusivo protagonista. In questi casi il toro, con la sua potenza innata, rappresentava una protezione, il simbolo magico di una figura a metà strada tra il divino e l’umano. Per la civiltà protosarda si trattava del signore degli animali, dell’unico mortale terrestre degno di sedere accanto alla prosperosa Dea Madre. Nel quadro sono nascosti altri simboli sardi, come su coccu, antichissimo amuleto porta fortuna che ha il potere di difendere la persona dal malocchio, dagli animali velenosi e lenire i mali. La tradizione vuole che la pietra centrale sia in grado di neutralizzare il male, difendendo il portatore del gioiello. Proprio per la forma tondeggiante della pietra e per le coppette in filigrana sarda d'argento che la sostengono, Su Coccu richiama simbolicamente l'occhio buono che si contrappone a quello cattivo. Riconosci altri simboli caratteristici della Sardegna?
-
Mariella DifonzoDimensioni 100 x 70Non necessita cornice spessore tela 4 cmAnno 2023Tecnica: Olio su tela
-
Alessio Rodiani Anno: 1972 Dimensione senza cornice: 60 x 80 cm Dimensione con cornice: 68 x 88 cm
-
Lili Valli Tecnica: Tecnica mista: Pittura acrilica, collage di carte colorate, carte riciclate e veline di arance siciliane su carta 250g Anno: 2024 Dimensione senza cornice: 70 x 100 cm Descrizione: Nel cuore di un mondo di colori vibranti e culture intrecciate, l’opera "Il Mosaico delle Scimmie" rappresenta le molteplici sfaccettature della diversità culturale. La scelta di uno stile pop le conferisce un'energia travolgente, richiamando l'attenzione dello spettatore e trasmettendo un messaggio di gioia e vitalità. L’opera è composta di quattro ritratti di scimmie, ognuna unica nel suo aspetto e nella sua espressione. Attraverso il loro insieme, si manifesta la bellezza dell'armonia che nasce dalla diversità, evidenziando come le differenze possano arricchire il nostro mondo anziché dividerlo. Opera unica e originale, firmata sul retro.
-
Moreno Bregagnollo Tecnica: Olio su carta telata Anno: 2024 Dimensione: trittico composto da 3 dipinti 41×51 cm – 125×51 cm Descrizione: In questo trittico si assite appunto alla metamorfosi che accomuna il bruco al protagonista, all’evolversi di un sentimento di speranza che si insinua come un embrione nella pelle del protagonista proprio quando c’è il buio attorno a se. Nel primo l’atmosfera è cupa, il cielo è buio, il protagonista ha gli occhi chiusi. Dorme o non vuole riconoscere quello che lo circonda? Nel secondo, la transizione della luce mostra dei germogli che avvolgono il protagonista ed una crisalide appesa. Nel terzo avviene la trasformazione, della farfalla, del protgonista che accenan un sorriso nella sua consapevolezza, della luce che avvolge tutto e dei germogli che diventano fiori bellissimi. Un nuovo giorno…