L’opera è realizzata in formati differenti, il formato 50x70 ha tiratura limitata di 10 copie.
Puoi trovare quest'opera da: Caboto 35 -
Matched!Elisa Bonotti Dimensione: 52x72 cm Descrizione: Illustrazione digitale in stile romantico che ha l’obiettivo raccontare il mito di Amore e psiche in una chiave contemporanea.
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Eleonora Carlino Tecnica: Street Photography Anno: 2024 Dimensione: 70cm X 30cm Dimensione con cornice: 80cm X 40cm Descrizione: In una calda giornata di agosto, durante il cammino di Santiago. Davanti a una cattedrale due fratellini si rincorrono e si fanno i dispetti. La loro energia e purezza mi rapiscono e mi strappano un sorriso.
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Simona Zecca Tecnica: Olio su tela con foglio d'oro e pasta acrilica Anno: ND Dimensioni senza cornice: 70 x 100 cm
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Matched!NeonTrend Tecnica: Neon led Anno: 2021 Dimensioni senza cornice: 85 x 100 cm Puoi trovare quest'opera da: Otium Pea Club
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Agnese Zavoli Tecnica: Acquaforte, metallo lavorato e stampe su carta giapponese Anno: 2024 Dimensione: variabili Descrizione: Il rizoma (da rizo-, radice, con il suffisso -oma, rigonfiamento) è una modificazione del fusto con principale funzione di riserva. È ingrossato, sotterraneo con decorso generalmente orizzontale e cresce orizzontalmente, con una struttura diffusiva, reticolare, anziché arborescente. Il rizoma è un anti-albero, un’anti-radice, un’anti-struttura. Può essere rotto, spezzato in un punto qualsiasi: la radice riprende a seguire l’una o l’altra delle sue linee per crearne altre, all’infinito, come un formicaio che prolifera inarrestabile per quante distruzioni parziali possa subire. A medesima immagine e somiglianza del rizoma, il reale si pone come una monade: figurante ed anadiomene, è oscura, tentacolare e ripiegata su e in se stessa. Aggrovigliata ed interconnessa, unità di misura principiale di ogni cosa, è paradossale sia come sia impossibile fornirne una rappresentazione unica o quantomeno approssimativa, che quanto instancabile sia l’uomo attraverso il proprio codice interpretativo, declinato in qualunque modalità, nel tentare di darle un definitivo aspetto. Il reale come angosciatemente indefinibile è il focus di questo lavoro, un installazione che invita il fruitore ad agire, a parteciparvi, a modificarla e venirne allo stesso tempo modificati. Attorno a lastre piegate che riflettono quanto malleabile sia l’esistenza, vi sono disposte stampe di cui è impossibile ricostruirne l’immagine originale. Il lavoro, come il reale, vive e prolifera nella sua multidimensionalità complessa indipendentemente dal fruitore: dai profondi segni intrecciati ottenuti attraverso l’acquaforte ad un puzzle dalla risoluzione impossibile, la partecipazione di chi osserva diventa fondamentale nel momento in cui ognuno, costruendo e modificando l’artificio precedente, manipola e viene manipolato dal reale stesso, investito dagli interstizi di quest’ultimo e sdoppiato senza poter far nulla per impedirlo. Le forme geometriche ed impersonali che si possono ricreare attraverso gli angoli fasulli in zinco e le parvenze inutili su carta, ricordano da un lato le opere di Donald Judd o Carl Andre, dall'altro espandono il rapporto uomo-spazio. Il reale che investe il fruitore è mutante, mutageno, invasore ed invasivo allo stesso tempo; è una sostanza intangibile che ci attraversa e ci manipola con essa. L'opera non è più un'interfaccia, un pretesto per poter relazionare l'essere umano con lo spazio come luogo occupato da distanze, sottolineature impersonali, industriali e geometriche, ma è la relazione tra l'individuo e l'universo che lo circonda come qualcosa che va costruito, esperito e cambiato tanto quanto esso muta chi lo abita. In definitiva, il reale come mutante, figurante, anadiomene e monadale ricalca perfettamente, anche se in una forma più insignificante e meno complessa, la storia della Rocca di Arignano, edificio storico che ha visto vite nascere e finire, guerre, domini, invasioni e amori cambiando con esse, snaturandosi e assumendo nuove connotazioni in miti e leggende, quasi fosse lo scheletro vuoto di un palcoscenico teatrale. Vuoto dopo ogni spettacolo, rimane sempre simile e mai uguale alla sua identità precedente, quasi fosse un'architettura indefinibile tante sono le creature che l'hanno plasmata.
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Rocco lancia Tecnica: olio su pellet Anno: 2023 Dimensione: 70x 100 Descrizione: oper realizzata su pallet con spatolate ad olio
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Massimo Di Stefano Tecnica: Tecnica mista su pannello di polistirene Anno: 2014 Dimensione senza cornice: 60 x 120 cm Dimensione con cornice: 64cm x 129 cm Descrizione: E' la mia rappresentazione della arresa di una persona e quindi anche della sua anima, di fronte allo sfacelo del genere umano.
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Grazia Famiglietti Tecnica:Acrilico su tela Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 70 x 60 cm Descrizione: Anime salve si muovono leggere in un'atmosfera quasi dantesca.
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Maria Sabrina VivianiTecnica: Acrilico su TelaData: 2023Dimensione senza cornice: 65 x 90 cmDescrizione: Questo dipinto è il ritratto di Annalisa, una famosissima cantante italiana. Era da molto tempo che cercavo un volto da ritrarre e quando ho visto una delle sue ultime foto pubblicate, ho capito che era quello che stavo cercando. Inizialmente ho creato il disegno a matita su un foglio e poi ho pensato di dipingerlo su tela, e questo è il risultato. Ho voluto dipingere in modo molto libero e veloce, lasciandomi ispirare dalla musica e dai colori. I suoi occhi verdi guardano lo spettatore e trasmettono la bellezza e l’energia dei colori.
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Chiara Di Donato Tecnica:Mista Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 100 x 100 x 4 cm Descrizione: Vivo il mare, da sempre respiro l'azzurro del cielo e il blu del golfo e mi affascinano le mille sfumature che nascono quando il sole incontra le onde. Il mare da settembre ha tinte più fredde: se lo osservi potrai scoprire l'argento custodito nelle sue profondità.