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Antonio De Maria Tecnica: Penna ad inchiostro nero su carta Anno: 2023 Dimensione: 29,7 x 42 Dimensione con cornice: 31,7cm x 44cm Descrizione: In un'atmosfera di calma apparente, oggetti quotidiani come un taccuino e un bicchiere iniziano a muoversi da soli, squarciando il velo dell'ignoto. Una presenza nebulosa e mutevole prende forma, incarnando l'essenza sfuggente dell'inconscio. Un enorme occhio bluastro si materializza, fissando intensamente i sognatori con uno sguardo che evoca timore e affetto. Questa entità onirica, familiare eppure inafferrabile, rappresenta l'invito a lasciarsi trasportare dalle visioni dei sogni per esplorare il proprio mondo interiore. La sua improvvisa scomparsa lascia i sognatori disorientati di fronte all'ignoto, ma ricettivi alle infinite possibilità di significato racchiuse nell'immaginazione. Illustrando questa esperienza, l'artista abbraccia il potere evocativo dei sogni in un viaggio di autoriscoperta.
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Laura Rota Tecnica: acrilici Anno: 2022 Dimensione: 60cm x 60cm Descrizione: Energia e vitalità. In equilibrio tra la positività ed estroversione del colore arancio e la profondità e introspezione dei blu.
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Giovanna Sposato Tecnica: assemblage cretto, oro a missione Dimensioni: 30x20 cm Descrizione:È una piccola opera che parla dell' essenziale, forse è proprio questo concetto alla base di una vita immaginaria.Il momento storico dove la fretta sovrasta le nostre azioni,immaginiamo sempre di più e cerchiamo lentezza.In questi termine la porta ci invita ad aprire e esplorare i nostri mondi interiori.Siamo noi a decidere ,davanti si pone una sedia gialla che ci chiede di fermarsi e contemplare , sopra a caratteri cubitali in oro la scritta "less Is more" un concetto semplice ma difficile da raggiungere, l'opera è una riflessione sulla vita immaginaria che forse vorremmo fare! Anno:2022
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Valeria Frongia DIMENSIONE: 50x70 ANNO: 2024 TECNICA: Mista (stucco, spray su tela, foglie d’oro, resina e cornice di nastro di raso) DESCRIZIONE: La fedina sarda è uno tra i gioielli più diffusi e apprezzati della tradizione sarda, ma in pochi conoscono l’origine magica attribuita al caratteristico anello in filigrana che impreziosisce le mani di tante donne sarde e non. Secondo un’antica leggenda, ambientata in epoca nuragica, a fabbricare le fedi erano le JANAS, le mitiche fate o streghe sarde che abitavano nelle Domus de Janas. Erano creature minuscole e meravigliose, che uscivano dalle loro grotte soltanto la notte, per timore che il sole bruciasse la loro delicatissima pelle. Popolavano i boschi della Sardegna ed era proprio nelle loro case scavate nella pietra che, secondo la leggenda, le fatine intessevano metalli preziosi come fossero tessuti e tessuti come fossero gioielli. La leggenda vuole infatti che la stessa fede sarda abbia origine dalle richieste di giovani innamorati che supplicavano le Janas di creare un anello da donare alle proprie amate, un monile che rappresentasse i due innamorati (i due fili), l’indissolubilità del legame (l’intreccio e le saldature) e la prosperità (il grano). A questo scopo le benevole fate intessevano un filo d’oro per creare uno splendido anello che l’innamorato avrebbe dovuto far indossare sull’anulare sinistro della propria donna, secondo le antiche credenze, è proprio in questo punto che passa la vena dell’amore (vena amoris) ovvero quella che arriva al cuore, trasportando il sangue, l’ossigeno, la vita. La Sardegna vanta una grande quantità di simboli di origine antica e nel quadro è presente anche la Pavoncella sarda, il significato simbolico è da ricercarsi nella cultura agro-pastorale, e come tanti altri invoca la fertilità, le piogge e la salute dei greggi. In alcune culture il pavone è simbolo della trasformazione, in positivo, di qualsiasi situazione negativa. E’ noto anche come l’uccello dai cento occhi, quelli del suo piumaggio, che rappresentano le stelle, l’universo, il sole, la luna, e la “volta celeste”. La sua immagine inoltre ricorda l’araba fenice, uccello mitologico che risorge dalle proprie ceneri. Nell’iconografia cristiana invece è associata all’immortalità dell’anima. E’ un simbolo di buon auspicio in molte culture ed in Sardegna è di sicuro il più diffuso.
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Looartarot Tecnica: Tecnica Mista Dimensione: 70 x 100 cm Anno: 2023 Descrizione: Galaxy è stata la proiezione di ciò che vedo andando oltre i confini
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Simone Cadenazzi e Diandra Vasile Tecnica: Tecnica mista su legno Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 47 x 50 x 4 cm
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Domenico Zito Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2022 Dimensioni senza cornice: 60 x 80 cm Dimensioni con cornice: 65 x 85 cm Descrizione: Passione e morte nell'inizio dell'autunno
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Chiara Cosentino Tecnica: Acrilico, sabbia, colla vinilica, calamita Anno: 2024 Dimensioni senza cornice: 80 x 60 Descrizione: Capita di sentirsi intrappolati in una routine che non ci appartiene più o di essere talmente immersi nella realtà che ci circonda da non sapere più dov'è la via d'uscita. Quest'opera è un invito a cambiare prospettiva, a vedere le cose da un altro punto di vista. Un aiuto per ricordarci che lasciare un piccolo spazietto vuoto ci permette di muovere i pezzi del puzzle, di allontanarci da una visione statica, di ricercare quello che più ci piace e di prendere un bel respiro.
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Velvet Art Tecnica: Tecnica mista su tavola Anno: ND Dimensione senza cornice: 30 x 30 cm Dimensione con cornice: 50 x 50 cm