Artàporter
  • Yyurize   Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 30 x 40 cm   Nel cuore di questo dipinto vibrante e colorato, una figura danzante emerge con una straordinaria e surreale testa di tromba dorata. Il suo abito, un vortice di rosso e oro e grigio, si fonde con la lucentezza della testa di tromba, creando un contrasto affascinante tra la sua forma umana e il suo elemento strumentale.   Nel background, si estende un deserto piatto e desolato. Il pavimento del deserto è solcato da tagli netti, come crepe profonde nell'argilla secca. Questi tagli rappresentano una sorta di contrasto con l'energia scatenata della figura centrale, suggerendo la dura realtà del mondo esterno, mentre la figura danzante sembra trasformare il deserto in un palcoscenico vivente. Questo quadro è un'esplosione di pura gioia, una celebrazione dell'arte e della musica che si fondono in un'armonia irrefrenabile. Ogni dettaglio, dalle crepe nel deserto alle curve sinuose della figura danzante, contribuisce a creare un'opera d'arte che trasmette la passione, la vitalità e la forza creativa dell'artista.
  • Yyurize Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 40 x 50 cm Descrizione: L'opera rappresenta la grande difficoltà dell'essere umano nel raggiungimento di un rapporto di vera connessione con un'altra anima. Un esercizio difficilissimo da completare, l'esatto opposto di un puzzle per bambini, anche se di soli due pezzi non è assolutamente un gioco facile. L'artista attraverso la scelta dei colori, ha voluto evidenziare lo stato di serenità dei corpi inseriti all'interno di un paesaggio idilliaco, pacifico e calmante per sottolineare l'effettivo raggiungimento di uno stato di connessione massimo tra due soggetti.
  • Azzardo

    1.305,00 
    Yyurize Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2021 Dimensione senza cornice: 120 x 70 cm Nel quadro, intitolato "Azzardo”, emerge una figura umana dalla testa di dado, che siede in modo pensieroso su una vibrante poltrona color arancione. La figura è avvolta in un alone di mistero, con un'espressione indecifrabile. Davanti a questa figura enigmatica, si estende una tavola da scacchi, ne vediamo una piccola porzione. In primo piano, sulla scacchiera, spicca una sola ed unica pedina, che sembra indecisa e vulnerabile in mezzo a un gioco imprevedibile.   Alle spalle del protagonista, il mondo si svela in uno scenario surreale e geometrico, richiamando le opere di Giorgio de Chirico. Archi misteriosi si ergono all'orizzonte, mentre le nuvole grigie all’orizzonte trasferiscono un’atmosfera indecisa, premonitrice.   Il messaggio chiave dell'artista emerge chiaramente: la rassicurante randomicità delle nostre scelte. Qui, l’uomo che ha per testa un dado cerca di giocare a scacchi, un gioco noto per richiedere strategia e pensiero critico. Tuttavia, il dado non può fare affidamento solo sulla logica, ma deve anche fare affidamento alla casualità dei suoi movimenti. Sceglie una mossa, si tuffa nell'oblio e affronta il destino con un senso di incertezza e avventura.   "Azzardo" è un'opera d'arte che invita gli spettatori a riflettere sulla natura aleatoria delle nostre vite e delle nostre scelte, sfidando il concetto di controllo e portando alla luce la bellezza dell'incertezza che caratterizza il nostro cammino attraverso il mondo. Importante notare il periodo di realizzazione dell’opera, in piena pandemia Covid. Le incertezze di un mondo reale si sono riflesse nell’opera.
  • My free will

    2.349,00 
    Yyurize Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 100 x 70 cm Descrizione: Il personaggio "free will", un semaforo con gambe e braccia, letteralmente liberato dalla sua staticità è nato durante la pandemia. La sensazione che l’artista ha voluto esprimere con questo personaggio è una necessità di libertà (di uscita dalle regole del semaforo) e di ribellione al mondo del lavoro, che seppur rappresentava l’unica vera fonte di socialità durante la pandemia, era in realtà per lui una trappola. Regole, call, mail, appuntamenti e impegni di lavoro chiuso in una stanza in video call, mentre tutto il mondo stava come lui, chiuso in uno spazio, una prigione. L’artista in quel frangente ha pensato: “che fanno ora i semafori, se siamo tutti a casa”. Il semaforo senza lavoro è quindi diventato il suo simbolo più autobiografico, simbolo di come si sente in un settore (quello creativo) che sempre più lo priva della sua energia artistica e del suo tempo.
  • Yyurize Tecnica: Acrilico su tela Anno: ND Dimensione senza cornice: 120 x 120 cm
    Descrizione: L’opera rappresenta la grande difficoltà dell’essere umano nel raggiungimento di un rapporto di vera connessione con un'altra anima. Un esercizio difficilissimo da completare, l’esatto opposto di un puzzle per bambini, anche se di soli due pezzi non è assolutamente un gioco facile. L’artista, attraverso la scelta dei colori, ha voluto evidenziare lo stato di serenità dei corpi rispetto al colore frizzante dei pezzi di puzzle che insieme miscelano arancio e senape, colori accesi a contrasto con le tonalità più tenui dell’intera opera.
  • Myy free will

    3.002,00 
    Yyurize Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2020 Dimensione senza cornice: 100 x 150 cm Descrizione: L’opera, realizzata in piena pandemia, presenta 4 figure con teste sostituite da dei semafori. Tre di questi guardano nella stessa direzione. La seconda figura da sinistra sembra guardare lo spettatore. La sensazione che l’artista ha voluto esprimere con questa pittura è una necessità di libertà (diuscita dalle regole del semaforo) e di ribellione al mondo del lavoro, che seppur rappresentava l’unica vera fonte di socialità durante la pandemia, era in realtà per lui una trappola. Regole, call, mail, appuntamenti e impegni di lavoro chiuso in una stanza in video call, mentre tutto il mondo sta come lui, chiuso in uno spazio, una prigione. L’artista in quel frangente ha pensato: “che fanno ora i semafori, se siamo tutti a casa”. Il semaforo senza lavoro è quindi diventa to il suo simbolo più autobiografico, simbolo di come si sente in un settore (quello creativo) che sempre più lo priva della sua energia artistica e del suo tempo.
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