Artàporter
  • Murazzi

    203,00 
    Sauar Anno: 2023 Dimensione: 100 x 70 cm Tecnica: Fotografia digitale Descrizione: Il progetto intitolato “Quello che non vedi, non ordinario” racconta la storia della Città di Torino, la mia città, osservata attraverso gli occhi dei passanti. Le fotografie sono state realizzate utilizzando la tecnica della lunga esposizione, mescolando la storia della città alla mia esperienza di vita. Dopo cinque anni passati a lottare contro un morbo infatti, la mia intenzione è quella di rappresentare la sensazione di un ragazzo che, in mezzo a una città, è sembrato a tratti invisibile, ma allo stesso tempo coinvolto nella frenesia quotidiana.
  • SuperStore

    203,00 
    Sauar Anno: 2021 Dimensione: 100 x 70 cm Tecnica: Fotografia digitale Descrizione: Il progetto intitolato “Quello che non vedi, non ordinario” racconta la storia della Città di Torino, la mia città, osservata attraverso gli occhi dei passanti. Le fotografie sono state realizzate utilizzando la tecnica della lunga esposizione, mescolando la storia della città alla mia esperienza di vita. Dopo cinque anni passati a lottare contro un morbo infatti, la mia intenzione è quella di rappresentare la sensazione di un ragazzo che, in mezzo a una città, è sembrato a tratti invisibile, ma allo stesso tempo coinvolto nella frenesia quotidiana.
  • Renato Muzzin Dimensione: 70X50 cm
  • Renato Muzzin Dimensione: 70x50 cm
  • LuMa Tecnica: tavola grafica Anno: 2023 Dimensione: 70cm x 50cm Descrizione: L’opera “Freedom of Mirror or Mirror of Freedom” nasce dalla volontà dell’autore di proporre una forma di arte in chiave contemporanea, in quanto, il quadro presenta un QR scansionabile che rimanda ad una seconda grafica ad esso connessa. L’autore gioca con il concetto di libertà a partire da questo aspetto: l’osservatore è libero di decidere su quale piano della realtà inserire il suo punto di vista, se su quello reale o su quello digitale, e diventa esso stesso partecipante attivo dell’opera, avendo il compito di dare una interpretazione veritiera dell’opera in se. Libertà e verità diventano, qui, elementi complementari e dipendenti: il soggetto ha la mente in gabbia ed è circondato da uccellini colorati che, al contrario, sono liberi di svolazzargli attorno. Tuttavia, ciò che lui vede attraverso lo specchio è una realtà distorta e filtrata dalla sua mente in cui è l’uomo l’unico soggetto libero. Questa distorsione si ritrova non solo nell’immagine riflessa, ma anche nei colori che il soggetto recepisce attraverso lo specchio. Lo specchio che diventa mezzo di distorsione e il richiamo a questo elemento é ricorrente. Il titolo stesso presenta una struttura simmetrica e un messaggio segreto nascosto: le iniziali formano specularmente la parola F.O.M.O., acronimo di "Fear Of Missing Out", condizione di colui che letteralmente ha paura di perdere qualcosa, di non essere al passo con gli eventi e con la società che lo circonda. Anche quest'ultima risultato di una perdita della libertà individuale di pensiero e di azione. L’autore avverte “You don’t own the truth”: nessuno può godere di un pensiero libero e, dunque, nessuno può possedere la verità in modo assoluto. In altri termini, l’uomo viene concepito come un essere il cui pensiero non è mai libero ma soccombe alle influenze della quotidianità che lo circonda. Lo stesso osservatore, in qualunque realtà si ponga, non otterrà mai una visione veritiera della realtà, quest’ultima dipendente dal suo punto di osservazione e dalla sua personale interpretazione.
  • Ocimum Basilicum

    205,00 
    LuMa Tecnica: tavola grafica Anno: 2024 Dimensione: 70cm x 50cm Descrizione: L’Opera “Ocimum Basiculum” è la rappresentazione di una metamorfosi contemporanea. Il protagonista, accucciato in una stanza troppo piccola per le sue dimensioni, sembra ispirarsi alla posizione di Narciso rappresentato da Dalì nella sua Metamorfosi. Soggetto della metamorfosi diventa l’uomo contemporaneo che viene rappresentato nella sua quotidianità, intento a compiere un gesto semplice. Ha sul volto un visore e in mano una Kinect che porge verso un recipiente vuoto. La MetaHouse che lo ingabbia è una realtà piatta, spoglia, monocolore, priva di vita, troppo stretta da impedirgli qualsiasi libertà di movimento. Al contrario di quanto l’osservatore può vedere, l’uomo contemporaneo non percepisce lo spazio attorno a sé ma, munito di visore e Kinect, si proietta in un universo parallelo molto più accogliente e vivido di quello reale. Un’operazione apparentemente priva di significato come quella di prendersi cura di un recipiente vuoto, diventa azione concreta nel metaverso dove il protagonista annaffia una pianta di basilico. È in questo universo virtuale parallelo in cui si proietta, che tutto acquista senso ed è qui che il soggetto acquisisce potenzialità e capacità di azione. Tutto viene percepito come vivido, spazioso, pieno di energia; al contrario la vita reale diventa unicamente una scatola priva di contenuto. Ma cosa si nasconde dietro a questa illusione? L’autore inserisce un QR code connesso ad una nota pagina web, da cui il protagonista attinge tutte le informazioni necessarie per far crescere la sua piantina di basilico. In tono sarcastico e canzonatorio rimanda ad un’indicazione scontata per l’osservatore che, al contrario, diventa necessaria al soggetto dell’opera per portare a termine il suo compito. La metamorfosi dell’uomo contemporaneo causa una regressione delle capacità di azione del soggetto. L’uomo contemporaneo è apparentemente felice in una realtà parallela ma di fatto sta abbandonando quelle capacità che esso stesso ha acquisito con fatica nel corso del tempo. Una semplice pianta di basilico diventa una pianta erbacea con una complessa nomenclatura latina “Ocimum Basilicum”, ed un’operazione così elementare come quella di annaffiarla necessita ora del supporto di un database di informazioni per poter essere compiuta. L’autore lascia aperto un interrogativo: quante piantine di basilico saranno lasciate morire, per dedicare del tempo a dei recipienti vuoti?
  • Sara Camy Dimensione: 60x80cm Anno: 2021 Descrizione: La malinconia di ciò che siamo stati…  
  • Ali di pietra

    244,00 
    Fabiola Fusilli Dimensione: 78x53 cm Anno: 2020 Descrizione: Questa fotografia è stata scattata in uno studio fotografico e fa parte del progetto "Le emozioni angeliche". Ali di pietra è la rappresentazione della disperazione. Le ali sono state aggiunte con elaborazione digitale usando Photoshop.
  • Fabiola Fusilli Dimensione: 78x53 cm Anno: 2017 Descrizione: Fotografia fatta in un vecchio cimitero abbandonato. L'opera fa parte del progetto "Le emozioni angeliche" e rappresenta il dolore della perdita. Stampata in alta definizione su pannello.
  • Muso Dimensione: 50X50 cm Anno: 2017 La serie Ero(t)ic comprende varie opere realizzate in arte digitale. I tratti sono netti. I colori forti. L'immagine impressa nella fantasia come in un sogno psichedelico che interpreti un desiderio ogni volta diverso. Unroll è il desiderio di assaporare il gusto del soggetto amato nella sua infinitezza.
  • Muso Dimensione: 50X50 cm Anno:2018 La serie Ero(t)ic comprende varie opere realizzate in arte digitale. I tratti sono netti. I colori forti. L'immagine impressa nella fantasia come in un sogno psichedelico che interpreti un desiderio ogni volta diverso. Sit through è il desiderio di entrare, attraversare il corpo dell'amata attraverso il suo intimo sapore.
  • Muso Dimensione: 50x50 cm Anno: 2019 La serie Ero(t)ic comprende varie opere realizzate in arte digitale. I tratti sono netti. I colori forti. L'immagine impressa nella fantasia come in un sogno psichedelico che interpreti un desiderio ogni volta diverso.
  • Urlo

    271,00 
    BiGboh Dimensione: 40x30cm Anno: 2020 Descrizione: Arte digitale, disegno originale a penna rielaborato digitalmente su più livelli
  • BiGboh Dimensione: 40x30cm Anno: 2020 Descrizione: Arte digitale, disegno originale a penna rielaborato digitalmente su più livelli
  • Sara Camy Dimensione: 30cmx30cm Anno: 2021 Descrizione: Il filo invisibile che tiene unite le persone
  • Sara Camy Dimensione: 30cmx30cm Anno: 2021 Descrizione: Il filo invisibile che tiene unite le persone
  • Ganesh   Tecnica: Digitale utilizzando Procreate su iPad Anno: 2024 Dimensione: 29,7cmx42cm Dimensione con cornice: 35x47cm Descrizione: Ho deciso di lasciare spazio, nella realizzazione della mia opera, alla Rocca stessa e alla sua storica bellezza, senza discostarmi dalla realtà e rappresentandola per come è, in un attimo infuocato di un tramonto estivo. La luce, che arriva lateralmente da ovest, investe le mattonelle della facciata del torrione e ne evidenzia la trama, scolpita e li presente da centinaia di anni, che unita alle finestre e alle mura merlate da alla Rocca la stupenda bellezza tipica dell'architettura medievale, giunta fino a noi e recante con se gli echi di un passato ancora vivibile e ammirabile.
  • Renato Muzzin Dimensione: 50x70 cm
  • Renato Muzzin Dimensione: 50x50 cm
  • Planetarium

    409,00 

    Videoplasm

    Tecnica: Poster, stampa digitale Anno: 2023 Dimensione: 80cm x 60cm Descrizione: “Planetarium”, dalla serie “Urban Spaces” della raccolta “3023”. “Urban Spaces” raccoglie scorci e paesaggi in tributo alle città del futuro.
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