Artàporter
  • Evolution?

    341,00 
    Astro.nauta   Tecnica: Acrilico Anno: 2024 Dimensione: 63cm x 50cm Dimensione con cornice: 77cm x 57cm Descrizione: Sarebbe questa l’evoluzione di cui tutti stanno parlando?
  • Marca Toret

    341,00 
    Gavi
    Tecnica: Mista (Acrilico, Gesso, Serigrafia)
    Anno: 2024
    Dimensione: 50cm x 70 cm
    Descrizione: GAVI rende omaggio al Toret, celebre fontanella di Torino, unendo tradizione e contemporaneità. Un tuffo nel piacere del gusto con Marca Toret, dolce delizia colorata. L’opera unica su tela celebra la connessione tra la fontanella più amata di Torino e la sua vivace cultura pop-punk.
     
  • Nudo

    341,00 
    Angela Policastro   Tecnica: grafica digitale su pannello a led Anno: 2019 Dimensione: 60×60 Descrizione: opera grafica digitale stampata su pannello a led
  • Francesca Pellicanò   Tecnica: arcilico spatolato su legno Anno: 2022 Dimensione: 50×50 Descrizione: E' uno dei primi dipinti in cui ho iniziato ad utilizzare la spatola, ma è anche un dipinto che rappresenta l'uso del forte contrasto dei colori su un fondo nero e preferirei descriverla con una frase che mi ha accompagnato per tutta la realizzazione del dipinto " Con il carico dei desideri che porti sul tuo capo, come potrai essere leggero?" Canti di kabir LIX
  • ACIDO ACIDA

    341,00 
    LaBoh Tecnica: Acrilico su tela Dimensione: 100 x 70 cm
  • Ugo Grandolini   Tecnica: Fotografia Anno: 2023 Dimensione: 42 cm x 59,4 cm Dimensione con cornice: 50cm x 70cm Tecnica: Bianco e nero, Foto Descrizione: Creata in studio insieme a Chlöe, Settembre 2023    
  • 31_1735

    342,00 
    Martin Bruckmanns Tecnica: fotografia, stampa fine-art, edizione limitata a 15 Anno: 2022 Dimensione: 37 x 50 cm Dimensione con cornice: 50 x 70 cm Descrizione: from the series "xxx-frames"  
  • 134_6756

    342,00 
    Martin Bruckmanns Tecnica: fotografia, stampa fine-art, edizione limitata a 15 Anno: 2022 Dimensione: 37 x 50 cm Dimensione con cornice: 50 x 70 cm Descrizione: from the series "Traumarbeit"  
  • TopoGrafia

    342,00 
    Simona Dotti Tecnica: Acrilici su pagine originali del fumetto N. 3543 del 2023 incollate su tela Anno: 2023 Dimensione: 50 x 60 cm Descrizione: Topolino, giovane contemporaneo, esprime il suo amore per Topolina con un murale.
  • Janas_La Fede

    342,00 
      Valeria Frongia   DIMENSIONE: 50x70 ANNO: 2024 TECNICA: Mista (stucco, spray su tela, foglie d’oro, resina e cornice di nastro di raso) DESCRIZIONE: La fedina sarda è uno tra i gioielli più diffusi e apprezzati della tradizione sarda, ma in pochi conoscono l’origine magica attribuita al caratteristico anello in filigrana che impreziosisce le mani di tante donne sarde e non. Secondo un’antica leggenda, ambientata in epoca nuragica, a fabbricare le fedi erano le JANAS, le mitiche fate o streghe sarde che abitavano nelle Domus de Janas. Erano creature minuscole e meravigliose, che uscivano dalle loro grotte soltanto la notte, per timore che il sole bruciasse la loro delicatissima pelle. Popolavano i boschi della Sardegna ed era proprio nelle loro case scavate nella pietra che, secondo la leggenda, le fatine intessevano metalli preziosi come fossero tessuti e tessuti come fossero gioielli. La leggenda vuole infatti che la stessa fede sarda abbia origine dalle richieste di giovani innamorati che supplicavano le Janas di creare un anello da donare alle proprie amate, un monile che rappresentasse i due innamorati (i due fili), l’indissolubilità del legame (l’intreccio e le saldature) e la prosperità (il grano). A questo scopo le benevole fate intessevano un filo d’oro per creare uno splendido anello che l’innamorato avrebbe dovuto far indossare sull’anulare sinistro della propria donna, secondo le antiche credenze, è proprio in questo punto che passa la vena dell’amore (vena amoris) ovvero quella che arriva al cuore, trasportando il sangue, l’ossigeno, la vita. La Sardegna vanta una grande quantità di simboli di origine antica e nel quadro è presente anche la Pavoncella sarda, il significato simbolico è da ricercarsi nella cultura agro-pastorale, e come tanti altri invoca la fertilità, le piogge e la salute dei greggi. In alcune culture il pavone è simbolo della trasformazione, in positivo, di qualsiasi situazione negativa. E’ noto anche come l’uccello dai cento occhi, quelli del suo piumaggio, che rappresentano le stelle, l’universo, il sole, la luna, e la “volta celeste”. La sua immagine inoltre ricorda l’araba fenice, uccello mitologico che risorge dalle proprie ceneri. Nell’iconografia cristiana invece è associata all’immortalità dell’anima. E’ un simbolo di buon auspicio in molte culture ed in Sardegna è di sicuro il più diffuso.
  • Ansia

    342,00 
    Emanuele Vottero Tecnica: Spray su tela e particolari scolpiti in digitale e stampati in 3D. Anno: 2024 Dimensione: 50 x 35 cm Descrizione: "Ansia" è un'opera che esplora il concetto emotivo dell'ansia attraverso un'interpretazione visiva unica. Su una tela circondata da pastiglie vuote a formare una cornice, al centro è presente il braille che forma la parola "ansia". Questa rappresentazione incarna il concetto che l'ansia è qualcosa che si sente profondamente ma che non si può vedere con gli occhi. La scelta di utilizzare il giallo fluorescente come sfondo ha una motivazione simbolica significativa. Il colore giallo fluorescente è noto per attirare l'attenzione e creare una sensazione di vivacità e energia. In questa opera, il giallo fluorescente accentua il senso di inquietudine e tensione associato all'ansia, creando un contrasto visivo che riflette la complessità emotiva del tema trattato. Attraverso "Ansia", l'artista invita gli spettatori a riflettere sull'impatto invisibile ma potente dell'ansia nelle nostre vite, suggerendo che le emozioni profonde e complesse possono essere trasmesse attraverso l'arte visiva in modi inaspettati e suggestivi.  
  • Pac-man

    350,00 
    Darthy  Tecnica: Acrilico fluo Dimensione: 70 x 30 cm
  • Hiro

    352,00 
    Simone Cadenazzi e Diandra Vasile Tecnica: Tecnica mista su legno Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 47 x 50 x 4 cm  
  • Lucido

    352,00 
    Ema Grazioli Tecnica: Tecnica mista su lino grezzo Anno: 2021 Dimensione: 50 x 70 cm
  • Giulia Rabozzi Dimensione: 50x70cm Anno: 2021
  • Veglia

    365,00 
    Ema Grazioli Tecnica: Tecnica mista su lino grezzo Anno: 2021 Dimensione: 55 x 70 cm
  • Dolores Chinea   Tecnica: Olio su tela Anno: 2023 Dimensione: Cm 50 x 60 Descrizione: Nudo Maschile vibrante, luminoso, risolto con l' accostamento di tratti di colore puro , non fuso, che sbalza la forma e il chiaroscuro
  • Francis Acosta Dimensione: 50cm x 70cm Anno: 2021 Descrizione: Disegno a carboncino e inchiostro con intervenzioni digitale (Stampa fine art Giclée).
    Quest’opera, fa parte della collezione “Galactic Animals”, che rende omaggio agli animali selvatici di tutto il mondo e li elevano sulle stelle, per rappresentare il più prezioso di nostro pianeta; come facevano i nostri antenati delle culture più antiche al mondo.
    Quando le culture antiche impararono a disegnare sagome nelle stelle, quasi subito impararono anche a rappresentare gli animali all'interno di quel piano celeste, conferendo loro uno status speciale, quello di compagni per l'eternità. Il territorio o il paese non importa, assolutamente tutte le culture hanno fatto lo stesso. Oggi guardare il cielo notturno, cosa comune ai nostri antenati, è diventata un'esperienza quasi assente. Abbiamo praticamente perso la capacità di vederci sulle stelle e, peggio ancora, di condividere quello spazio con altri esseri.
    In altre parole, smettere di guardare ad occhio nudo lo spazio infinito ed avere gli occhi fissi solo sull'ambiente terrestre così limitato e competitivo, ha prodotto un'alienazione nelle persone, un'accelerazione nella rottura dei legami con il loro ambiente naturale e, quindi, accade alla perdita di empatia con gli elementi che lo compongono.
    Per questo motivo, questo lavoro vuole essere una rivendicazione dello status che gli animali, in particolare, dovrebbero avere sulla notte stellata delle nostre coscienze. Sebbene non guardiamo più il cielo, sappiamo che è nostro dovere ancestrale dimostrare con i fatti che continueranno ad essere nostri compagni per l'eternità. (Cura del testo: Gustavo Santini)
       
  • Francis Acosta Dimensione: 50cm x 70cm Anno: 2021 Descrizione: Disegno a carboncino e inchiostro con interventi in digitale (Stampa fine art Giclée).
    Quest’opera, fa parte della collezione “Galactic Animals”, che rende omaggio agli animali selvatici di tutto il mondo e li elevano sulle stelle, per rappresentare il più prezioso di nostro pianeta; come facevano i nostri antenati delle culture più antiche al mondo.
    Quando le culture antiche impararono a disegnare sagome nelle stelle, quasi subito impararono anche a rappresentare gli animali all'interno di quel piano celeste, conferendo loro uno status speciale, quello di compagni per l'eternità. Il territorio o il paese non importa, assolutamente tutte le culture hanno fatto lo stesso. Oggi guardare il cielo notturno, cosa comune ai nostri antenati, è diventata un'esperienza quasi assente. Abbiamo praticamente perso la capacità di vederci sulle stelle e, peggio ancora, di condividere quello spazio con altri esseri.
    In altre parole, smettere di guardare ad occhio nudo lo spazio infinito ed avere gli occhi fissi solo sull'ambiente terrestre così limitato e competitivo, ha prodotto un'alienazione nelle persone, un'accelerazione nella rottura dei legami con il loro ambiente naturale e, quindi, accade alla perdita di empatia con gli elementi che lo compongono.
    Per questo motivo, questo lavoro vuole essere una rivendicazione dello status che gli animali, in particolare, dovrebbero avere sulla notte stellata delle nostre coscienze. Sebbene non guardiamo più il cielo, sappiamo che è nostro dovere ancestrale dimostrare con i fatti che continueranno ad essere nostri compagni per l'eternità. (Cura del testo: Gustavo Santini)
       
  • Galactic Octopus

    380,00 
    Francis Acosta Dimensione: 50cm x 70cm Anno: 2021 Descrizione: Disegno a carboncino e inchiostro con interventi in digitale (Stampa fine art Giclée).
    Quest’opera, fa parte della collezione “Galactic Animals”, che rende omaggio agli animali selvatici di tutto il mondo e li elevano sulle stelle, per rappresentare il più prezioso di nostro pianeta; come facevano i nostri antenati delle culture più antiche al mondo.
    Quando le culture antiche impararono a disegnare sagome nelle stelle, quasi subito impararono anche a rappresentare gli animali all'interno di quel piano celeste, conferendo loro uno status speciale, quello di compagni per l'eternità. Il territorio o il paese non importa, assolutamente tutte le culture hanno fatto lo stesso. Oggi guardare il cielo notturno, cosa comune ai nostri antenati, è diventata un'esperienza quasi assente. Abbiamo praticamente perso la capacità di vederci sulle stelle e, peggio ancora, di condividere quello spazio con altri esseri.
    In altre parole, smettere di guardare ad occhio nudo lo spazio infinito ed avere gli occhi fissi solo sull'ambiente terrestre così limitato e competitivo, ha prodotto un'alienazione nelle persone, un'accelerazione nella rottura dei legami con il loro ambiente naturale e, quindi, accade alla perdita di empatia con gli elementi che lo compongono.
    Per questo motivo, questo lavoro vuole essere una rivendicazione dello status che gli animali, in particolare, dovrebbero avere sulla notte stellata delle nostre coscienze. Sebbene non guardiamo più il cielo, sappiamo che è nostro dovere ancestrale dimostrare con i fatti che continueranno ad essere nostri compagni per l'eternità. (Cura del testo: Gustavo Santini)
     
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