In un territorio come quello piemontese che offre ogni settimana presentazioni, degustazioni, masterclass legate al vino, cosa si può inventare qualcosa di nuovo per valorizzare un vitigno e i produttori connessi?

La risposta è “ibridazione”, sperimentare un incrocio fra arti diverse in un luogo affine; l’arte del produrre vino e l’arte di creare opere.

Questa è stata l’idea fondante dell’evento “Il Ruchè siamo noi”.
L’intuizione parte dall’Associazione, oggi presieduta da Franco Cavallero, a cui fanno riferimento 17 aziende che coltivano e producono il Ruchè nel perimetro dei sette comuni d’elezione: Castagnole Monferrato, Montemagno, Grana, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi.
Per la prima volta, i produttori di Ruchè hanno dialogato con la startup torinese Artàporter con la missione di connettere artisti e cantine.

Nella giornata del 9 aprile, presso Spazio Musa a Torino, “Il Ruchè siamo noi” ha visto 13 delle 17 cantine aderenti all’Associazione Produttori del Ruchè presentare l’anteprima della nuova annata.
E fra i banchi di degustazione è stata allestita una galleria urbana con 13 artisti di Artàporter. L’evento, che ha visto il passaggio di oltre 300 persone, ha dunque coinvolto non solo operatori del settore ma anche amanti d’arte. Amanti d’arte che hanno magari scoperto per la prima volta il vitigno Ruchè.

Ma il dialogo fra arte e Ruchè non si ferma all’evento torinese.
Il vero momento clou sarà la creazione dal vivo di un’opera d’arte dedicata alla Docg: diventerà il simbolo della Festa del Ruchè in programma il 17, 18 e 19 maggio alla tenuta La Mercantile di Castagnole Monferrato.

In quell’occasione l’arte sarà nuovamente co-protagonista, ogni produttore adotterà un artista contribuendo a moltiplicare la bellezza del Monferrato con percorsi e proposte che si estenderanno per tutta l’estate.

Il Ruchè è una piccola Docg – 205 ettari e un milione di bottiglie prodotte nel 2023 – che avvia anche la nuova stagione con un progetto che porterà il genio di pittori e scultori tra vigneti e cantine.

Obiettivo delle aziende legate alla produzione del Ruchè è la crescita in Italia e sul mercato estero che oggi rappresenta il 40% delle vendite principalmente concentrate in Usa e nel Far East, tra Malesia, Vietnam e Giappone.

Molti gli investimenti sul territorio: dalla ristrutturazione delle aziende per incrementare l’enoturismo alla sostenibilità dei vigneti.

Tra i progetti più recenti si segnala il nuovo Museo del Ruchè inaugurato a settembre dalla cantina Ferraris, percorso multimediale ed esperienziale sulla storia del vitigno, e l’ampliamento di Cantine Sant’Agata con spazi per l’accoglienza e il caveau Hereditarium.

Ora le cantine e il territorio del Ruchè sono pronte a diventare gallerie d’arte e mecenati.

I match degli Artisti con le Cantine

Cantine Sant’Agata:
Aldo Dolcetti

Ferraris Agricola:
Yyurize

Esse Erre Agricola:
Bruno Casetta

Caldera Fabrizia:
Tony Palmisani

Cantina Sociale Di Castagnole Monferrato:
Mariangela Lugli

Tenuta Montemagno:
Riccardo Fissore

La Mondianese “House Of Ruche'”:
Rockmantic

Tommaso Bosco:
Vito Garofalo

Gatto Pierfrancesco:
Joy Moore

Goggiano:
Cosimo Damiano Dingeo

Balliano:
Francesca Brivio

Garrone Evasio & figlio:
Emmanuela Zavattaro

La Miraja:
Domenico Sorrenti